Il prezzo del latte spot ha superato i 66 euro al quintale, quasi il 65% in più rispetto a un anno fa.

A dispetto di questa crescita, i margini degli allevatori sono sempre più erosi dall'aumento dei costi di produzione, da quello dei mangimi alla bolletta energetica.

Una situazione che costringe le imprese zootecniche a ottimizzare i processi produttivi, cercando anche nell'economia di scala una via di uscita a una situazione altrimenti difficile da affrontare.

 

È una delle leve che spinge il settore verso la concentrazione produttiva.

Si osserva, ad esempio che quattro province particolarmente vocate alla produzione lattiera - Brescia, Cremona e Mantova in Lombardia, Parma in Emilia Romagna - producono ciascuna oltre il 5% della produzione nazionale, e nel complesso sono passate, in un decennio, dal 33,7% della produzione commercializzata nel 2010/11 al 36,9% nel 2020/21.


Cresce la produzione

E come accennato, questa concentrazione avviene nel contesto di una crescita produttiva: nello stesso arco di tempo l'output di latte a livello nazionale è passato da 11.002 a 12.949 migliaia di tonnellate, con un incremento del 18%.

Lo sviluppo della produzione italiana è stato possibile grazie a una decisa crescita dell'export e alla riduzione dell'import: tra il 2010 e il 2020 il saldo (negativo) degli scambi è calato da 5.368 a 2.798 migliaia di tonnellate in equivalente latte, mentre in termini di valore si è addirittura ribaltato, da -1.543 a +243 milioni di euro.

 

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La copertina del "Rapporto", edito dalla Smea dell'Università Cattolica di Cremona 


Un'analisi su tutta filiera

Sono, questi, alcuni dei molti dati e delle numerose informazioni contenute nell'edizione 2022 del Rapporto sul Mercato del Latte, che l'Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici (Ompz) cura ininterrottamente a cadenza annuale dal 1995, per fornire uno strumento a supporto di tutti gli attori della filiera latte: le istituzioni, le strutture associative e gli operatori economici. 
Le analisi contenute nel rapporto si estendono dagli allevamenti al consumatore finale, coprendo tutti gli stadi della filiera: la produzione di latte, la trasformazione, la distribuzione, i consumi e l'import/export.


Una visione d'insieme

L'attenzione è anche dedicata al contesto e ai meccanismi di regolazione e di collegamento verticale: il mercato internazionale, le politiche settoriali, i costi di produzione, i prezzi e i loro meccanismi di determinazione.

In tal modo è possibile dare un'immagine precisa nei dettagli, ma anche organizzata in una visione d'insieme, della catena del valore: come questo si genera e come si distribuisce tra gli attori, quali sono i punti virtuosi, gli snodi critici e le tendenze in atto. 

 

In questa edizione del rapporto si è inoltre dato ampio spazio all'analisi degli effetti che la pandemia Covid-19 ha avuto e sta avendo sul comportamento degli operatori nei diversi stadi della filiera, sul funzionamento dei mercati e l'organizzazione della supply chain.

 

Il volume è liberamente scaricabile, in formato pdf, a questo link.