“La nostra disponibilità a venire incontro a eventuali richieste della Romania di accesso al mercato -ha spiegato il ministro delle Politiche agricole alimentari Paolo De Castro- non deve essere interpretata come un giudizio negativo rispetto al lavoro e all’impegno degli allevatori di bufale italiani o a una flessione della nostra attenzione verso i gravi riflessi che i casi di brucellosi hanno avuto sull’economia del settore”. Attualmente impegnato in incontri bilaterali in Romania e Bulgaria, il ministro italiano ha voluto chiarire la propria posizione dopo le dichiarazioni di ieri. “Per altro proprio -ha ricordato il ministro- durante i nostri incontri di verifica con la Regione Campania per la messa a punto del piano per l’eradicazione della brucellosi bufalina, è emersa l’ipotesi di esplorare la possibilità di ricostituire il patrimonio bufalino anche attingendo eventualmente ad altri Paesi. Si tratta comunque di un tema da approfondire in sede tecnica -ha concluso De Castro- e in ogni caso se l’Italia, come ci auguriamo, sarà autosufficiente nel ripopolamento degli allevamenti, opereremo senza alcun dubbio –e con soddisfazione -  in totale autonomia”.