Dopo una lunga negoziazione, si è conclusa positivamente la trattativa con il gigante asiatico aprendo le porte del mercato cinese ai pregiati prosciutti made in Italy. Merito dell'importante iniziativa, si è sottolineato dal ministero, è stato lo sforzo congiunto compiuto dal governo italiano e da tante imprese che credono nel made in Italy. "Decine di stabilimenti italiani autorizzati definitivamente ad esportare in Cina prosciutti stagionati -ha dichiarato il ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro- sono il sigillo finale ad uno sforzo congiunto compiuto dal governo italiano assieme a tante imprese che come noi credono nelle crescenti potenzialità del made in Italy". "La Cina, il più vasto potenziale mercato del mondo, - ha continuato il Ministro - è stata meta di numerose missioni dell'Esecutivo, presidente Prodi per primo. Ora se ne colgono i sostanziosi frutti." A novembre, lo stesso ministro De Castro aveva incontrato a Pechino il vice Ministro Ge Zhirong accelerando sull'apertura ai prosciutti e firmato successivamente l'accordo che aveva dato vita al tavolo interministeriale permanente Italia-Cina per risolvere gli ultimi vincoli all'export italiano anche in altri settori. "Lo sbarco in Cina dei nostri prosciutti San Daniele e Parma è la dimostrazione che anche i progetti più ambiziosi, se portati avanti con spirito di squadra, - ha concluso De Castro - conducono a risultati di grande soddisfazione. Continueremo convinti su questa linea".