Sono fra le orticole più rilevanti in Italia: cocomeri, meloni, cetrioli e zucchine occupano circa 50mila ettari nel nostro Paese distribuiti soprattutto tra Puglia, Sicilia, Campania, Lazio nel Centro Sud, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto al Nord.
Una produzione importante (anche per il tessuto socioeconomico dei territori) che si confronta con alcuni "nemici" particolarmente ostici: le malattia fungine come l'oidio (o mal bianco) e la Pseudoperonospora cubensis, più nota come peronospora, se non trattate adeguatamente possono essere responsabili di consistenti perdite sul fronte dei volumi e incidere anche sulla qualità del prodotto vendibile. Ecco perché la battaglia contro queste avversità è un punto cardinale delle attività dei produttori e richiede particolare attenzione.
Oidio, il tempismo è fondamentale
L'oidio (o mal bianco) è una malattia fungina caratterizzata da una rapida diffusione in specifiche condizioni ambientali: temperature moderate, scarsa luminosità, assenza di precipitazioni ed elevata umidità creano il "setting" ideale per un rapido contagio fra le nostre cucurbitacee.
Il primo sintomo evidente è la comparsa di piccole macchie bianche di forma circolare sulle foglie che prima ingialliranno e poi, nei casi più seri, si seccheranno: questa patina biancastra, poi, si diffonderà rapidamente su boccioli, germogli e frutti con i medesimi effetti.
Per questa fitopatia la prevenzione è essenziale (attraverso varietà resistenti e pratiche agronomiche che rendano l'area di produzione meno "invitante" per l'oidio) ma quando si manifesta, data la capacità di rapida diffusione del patogeno, è essenziale intervenire in fretta e nel modo corretto: la lotta mediante trattamenti fitosanitari va avviata al comparire dei primi centri di infezione e proseguita a intervalli specifici in base a quanto riportato sull'etichetta dei prodotti utilizzati. Un cambiamento netto sul fronte atmosferico, infatti, potrebbe bloccare la malattia o richiedere una rivalutazione del piano dei trattamenti.
Peronospora, lotta su più fronti
Attacca tutte le cucurbitacee ma minaccia soprattutto il cetriolo e il melone: la peronospora (Pseudoperonospora cubensis) è l'altro grande nemico fungino di questa categoria di orticole. A differenza dell'oidio (che si blocca al di sotto dei 15 °C e al di sopra dei 35), la peronospora prospera in un ampio range di temperature ma si rende visibile dopo eventi atmosferici che lasciano bagnata la vegetazione a lungo.
I sintomi, anche in questo caso, sono piuttosto evidenti: la peronospora si manifesta prima con macchie giallo chiaro (comunemente note come "macchie d'olio") che diventano, nel tempo, brune e al di sotto delle quali, nella pagina inferiore del fogliame, si crea una muffia grigio violacea che conduce, nel tempo al disseccamento della foglia.
La lotta alla peronospora richiede un approccio multifattoriale: occorre intervenire sul fronte agronomico (corretta e limitata irrigazione, in particolare dell'impianto fogliare, arieggiamento delle produzioni in coltura protetta, "bonifica" dell'area in caso di precedenti infezioni mediante la distruzione delle piante infette), genetico (mediante l'utilizzo di varietà resistenti o poco suscettibili) e chimico.
Quest'ultimo approccio, però, si utilizza soltanto in condizioni di elevato rischio infettivo: l'intervento, in questo caso, è con fungicidi di copertura altamente specifici (talvolta a base di rame, per ottenere un effetto positivo anche per contenere il rischio di antracnosi su meloni, cocomeri e cetrioli e, solo su questi ultimi, anche di cladosporiosi).
Contro peronospora e oidio QdC®-Quaderno di Campagna® a fianco dei produttori
Che si tratti di oidio o peronospora (o di altre avversità) la regola fondamentale per i produttori è "precisione": occorre fare i trattamenti corretti, utilizzando i prodotti giusti, rispettando adeguati intervalli. In particolare sulle cucurbitacee, infatti, i prodotti autorizzati sono altamente specifici, soggetti a regole rigide e, in caso di controlli, le sanzioni possono essere particolarmente rilevanti.
Ecco perché una piattaforma digitale come QdC® - Quaderno di Campagna® può essere un ottimo alleato per il produttore: la piattaforma di Image Line®, infatti, permette di registrare tutte le operazioni effettuate in campo in modo rapido ed efficace con, in più, la garanzia di oltre 90 controlli automatici che verificano in tempo reale il rispetto di norme, regole, disciplinari, revoche e deroghe. Nel registrare i trattamenti contro peronospora o oidio, QdC® - Quaderno di Campagna® verificherà in automatico anche il rispetto dei tempi qualora si fosse in prossimità della raccolta. In sintesi, sicurezza, rapidità e precisione: le armi in più che QdC® - Quaderno di Campagna® mette a disposizione di chi lo sceglie.
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Fonte: AgroNotizie