Nuove opportunità si affacciano sul mercato della difesa della vite. Già autorizzato contro botrite e oidio, Taegro® di Syngenta Italia è un biofungicida contenente Bacillus amyloliquefaciens (ceppo FZB24) e ha recentemente ottenuto anche la registrazione contro i marciumi acidi, causati questi da agenti quali Kloeckera apiculata, Saccharomicopsis vini, Candida spp., Acetobacter spp. e Gluconobacter spp.

 

Ciò apre a nuove e importanti composizioni di strategie di controllo di ampio spettro, contando già la Casa di Basilea su altre soluzioni di comprovata efficacia come Switch®, a base di ciprodinil e fludioxonil, da sempre standard di riferimento su vite contro la muffa grigia.

 

I plus tecnici di Taegro®

L'azione di Taegro® apporta diversi vantaggi ai viticoltori. In primis, la sua azione contro i patogeni è fortemente alternativa a quella degli antibotritici e antioidici di sintesi, dal momento che agisce a livello delle membrane cellulari dei patogeni bersaglio, verso i quali il biofungicida esercita anche un'azione di competizione e antibiosi. Ciò lo valorizza quindi anche in ottica di strategie antiresistenza.

 

Inoltre, Taegro® si mostra resistente al dilavamento, come pure patisce in misura alquanto ridotta delle interferenze arrecate dai raggi UV sullo sviluppo del batterio. Ottima infine la sua miscibilità, aspetto che lo rende flessibile anche dal punto di vista dell'ottimizzazione dei tempi necessari alla protezione complessiva dei vigneti. La sua natura microbiologica concorre infine all'ottimizzazione del profilo residuale dei raccolti, incontrando in tal senso le crescenti richieste dei mercati. 

 

Marciumi acidi e come evitarli

I microrganismi all'origine dei marciumi acidi trovano condizioni più favorevoli al proprio sviluppo quando vi siano in campo varietà maggiormente suscettibili, ovvero quelle a grappolo serrato e dalla buccia sottile, come per esempio Chardonnay o Sangiovese.

 

Ad aprire la strada ai microrganismi sono poi le fessurazioni degli acini, causate queste dalle infestazioni di tignole, ma anche da infezioni mal controllate di oidio e botrite, come pure da eventi meteorici violenti. I marciumi acidi si avvantaggiano peraltro di piogge estive frequenti, anche se di lieve intensità, dal momento che queste possono comunque provocare l'eccessiva idratazione e la successiva fessurazione degli acini, ormai ricchi di zuccheri in fase di maturazione.

 

Da evitarsi anche gli eccessi nutrizionali, dal momento che questi esaltano la vigoria della vite rendendola più suscettibile alle infezioni. A patto di adottare ogni buona pratica agronomica, la vite va però salvaguardata adottando anche le più opportune strategie di difesa.

 

Strategie fitosanitarie di controllo

Nella difesa della vite si stanno sempre più imponendo all'attenzione i preparati di origine naturale e per tale ragione inclusi anche nei disciplinari di lotta biologica. L'uso di tali prodotti, però, si inserisce perfettamente anche nei programmi di lotta integrata, apportando meccanismi di azione differenti e offrendo alternative fitosanitarie innovative.

A conferma si propone Taegro®, in special modo quando inserito in strategia con altri antibotritici proponenti un differente meccanismo d'azione.

 

Ideale in tal senso appare infatti il programma di difesa che prevede un primo trattamento in fase B (pre chiusura grappolo) con Switch® alla dose di 0,8 kg/ha. A questa applicazione seguono poi quelle con Taegro®, da effettuarsi tra le fasi di invaiatura e raccolta alla dose di 0,37 kg/ha. In tal modo, si può contare su ottimali livelli di controllo su due differenti patogeni, ovvero botrite e oidio, permettendo al contempo un alleggerimento del profilo residuale dei grappoli.

 

La corretta applicazione dei protocolli di difesa proposti da Syngenta consente quindi di abbattere significativamente l'incidenza di botrite, oidio e marciumi acidi, come pure di minimizzare la gravità dei sintomi anche quando le condizioni ambientali fossero più favorevoli agli agenti infettivi.