Una coorte di oltre 181mila persone, monitorata per molti anni, ha fornito ampie indicazioni su molteplici patologie. Oltre ai tumori, nel rapporto Agrican 2020, sviluppato in Francia, sono presenti le comparazioni relative anche a diverse malattie, come quelle cardio-vascolari, neurologiche, endocrine, fino a giungere alle morti violente, dovute a incidenti o suicidi

Indicativamente, operare in agricoltura pare abbia effetti positivi sulla salute generale della popolazione, con dati molto incoraggianti su molteplici fronti. Restano aperte alcune questioni legate alle malattie professionali, punto sul quale emergono chiari-scuri che andrebbero meglio approfonditi, specialmente considerando che molte statistiche in tal senso sono basate su numeri alquanto bassi di casi (malattie rare). Ciò implica anche una minor attendibilità delle variazioni percentuali fra coorte Agrican e media generale. 

Punti chiave di sviluppo futuro pare siano comunque una maggior professionalità nella gestione delle pratiche fitosanitarie, ma anche l'ottenimento di una maggiore redditività del comparto: basti pensare che il numero dei suicidi fra gli agricoltori, specialmente se precari, è superiore alla somma dei mielomi multipli e dei linfomi plasmocitari, considerati da più parti fra quelli legati all'uso degli agrofarmaci. 

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