"In Sicilia entra a regime il piano di contenimento del cinipide del castagno predisposto dall'assessorato regionale all'Agricoltura - dipartimento Agricoltura".
Lo afferma in una nota l'assessore regionale all'Agricoltura della Regione Antonello Cracolici che annuncia il via libera al piano, presentato ieri, 12 dicembre 2016, dai tecnici del Servizio fitosanitario regionale ad Acireale (Ct).

"Nei prossimi mesi verranno eseguiti circa 150 interventi di rilascio dell'insetto antagonista Torymus sinensis, il predatore naturale del cinipide, utile a contrastare la diffusione del parassita nei castagneti siciliani" continua Cracolici.
"Verranno rilasciati complessivamente oltre 22mila esemplari del parassitoide, allevati in provincia di Catania nel centro regionale gestito dall'Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale del Servizio fitosanitario regionale. Gli insetti verranno distribuiti capillarmente nei territori dell'Etna, dei Nebrodi, dei Peloritani e nella provincia di Palermo".

Il cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus) trasforma le gemme dei castagni in vistose formazioni tondeggianti, le galle, che ostacolano la formazione di foglie, fiori e rametti, riducendo la produttività delle piante.
Negli ultimi anni questo insetto ha messo in crisi la produzione di castagne in tutto il territorio nazionale. E ha colpito anche la Sicilia.

"Fino ad oggi in Sicilia sono stati già eseguiti 487 lanci inoculativi nell'ambito di un programma nazionale finanziato dal ministero per le Politiche agricole. Gli interventi hanno riguardato 26 comuni. Alcuni sono stati realizzati in collaborazione con le amministrazioni comunali di Sant'Angelo di Brolo, San Salvatore di Fitalia, Librizzi e Montagnareale, che hanno partecipato con proprie risorse al programma di contrasto del parassita, al fianco della Regione" conclude l'assessore regionale all'Agricoltura.

Complessivamente in Sicilia sono stati rilasciati fino ad ora circa 90mila esemplari di Torymus sinensis nei territori delle province di Catania e Messina e più recentemente nell'area delle Madonie.