In autunno tutto rallenta. I cicli colturali sono ormai in procinto di assopirsi in attesa dei tepori primaverili del 2013.
È bene però non distogliere l'attenzione dalle tematiche legate alla difesa, dal momento che le insidie per le colture, in realtà, non riposano mai.
Fra le sottrazioni più subdole che una coltura può subire, vi è quella apportata proprio da se stessa. Polloni e pampini crescono infatti alla base delle colture, sottraendo acqua e nutrienti. Una competizione insidiosa che limita la produttività delle parti aeree delle colture, quelle cioè vocate alla produzione.
Per il controllo dei polloni Belchim Crop Protection offre una soluzione che ha riscosso notevoli successi tecnici nel corso delle ultime due stagioni agronomiche. Porta il nome di Spotlight Plus ed è una emulsione acqua/olio a base di 60 grammi per litro di carfentrazone etile.
Efficace sia come diserbante, sia come spollonante, in caso si debba sfruttare questa sua seconda attitudine Spotlight Plus va localizzato direttamente sui polloni. La sua azione è infatti esclusivamente per contatto.
Proprio per questa ragione, è bene trattare utilizzando barre schermate e ugelli antideriva, al fine di evitare effetti della deriva sulla vegetazione attiva della coltura. I migliori risultati si ottengono trattando polloni e pampini quando mostrino una lunghezza di 10 – 15 centimetri.
La pratica della spollonatura interessa colture come kiwi, olivo, pesco, susino, melo, pero, vite e agrumi. Su queste colture la dose di Spotlight Plus per ettaro è di 0,3 litri, diluiti però in soli 100 litri d’acqua.
Su vite si può calcolare la dose anche da un punto di vista di sviluppo lineare, applicando 0,8 – 1 litri di poltiglia ogni 10 metri lineari, per un totale di 80 – 100 litri di soluzione per chilometro percorso.
Il nocciolo richiede una dose leggermente più elevata, compresa fra 0,35 e 0,4 litri per 100 litri d’acqua, equivalenti a 1- 1,2 l/ha di Spotlight Plus.
Le epoche d’impiego per vite, melo, pero, kiwi, pesco, susino, agrumi e nocciolo sono essenzialmente due. La prima è in autunno, per condizionare lo sviluppo delle infestanti. I target sono essenzialmente malerbe graminacee e dicotiledoni autunnali, come pure le nascite delle principali infestanti invernali. In miscela con erbicidi sistemici, Spotlight Plus si applica alla dose di 0,3 l/ha, diluiti in 300-500 litri d’acqua. I volumi maggiori sono consigliabili in presenza di infestanti sviluppate.
La seconda epoca d'impiego è invece alla ripresa vegetativa, ove appare utile intervenire alla medesima dose, sempre in miscela con erbicidi sistemici, su infestanti preferibilmente non troppo sviluppate.
Spotlight Plus: non solo polloni
Oltre al controllo dei polloni, Spotlight Plus consente il controllo di infestanti quali Convolvolus arvensis, Malva sylvestris, Portulaca oleracea, Oxalis, Plantago maior, Solanum nigrum e Urtica dioica.
Assorbito per via fogliare, Spotlight Plus agisce per contatto bloccando la crescita delle infestanti sensibili. I sintomi dell’arresto vegetativo sono visibili entro pochi giorni dal trattamento e si evolvono in seguito verso la necrosi e la successiva morte della malerba. Già al momento dell’applicazione però, l’infestante vede bloccare alcuni processi metabolici necessari al proprio sviluppo, quindi cessa di esercitare competizione con la coltura sia per l’acqua che per il nutrimento. Il prodotto è normalmente utilizzato in miscela con erbicidi sistemici, al fine di completarne lo spettro d’azione.
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Fonte: Belchim Crop Protection Italia
Autore: Donatello Sandroni