La viticoltura è il laboratorio tecnologico dell’agricoltura: qui si sperimentano le soluzioni più avanzate, destinate poi a diffondersi anche in altri settori. Complici la complessità del lavoro tra i filari, l'alto valore della produzione e la spinta verso la sostenibilità, il vigneto diventa terreno fertile per l’innovazione agromeccanica nella direzione dell'efficienza e della precisione delle lavorazioni.
Pertanto, non stupisce che la 19esima edizione di Enovitis in Campo abbia offerto uno spaccato ad alto contenuto tecnologico agli oltre 6mila visitatori. Trattori elettrici, attrezzature multifunzione, robot autonomi e droni hanno sfilato tra i filari dell’azienda vitivinicola Marramiero, in Abruzzo, affrontando pendenze e mostrando le loro reali potenzialità in campo. AgroNotizie®, presente all'evento, ha selezionato le soluzioni più interessanti ed innovative viste all’opera.
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Trattori specializzati per una viticoltura moderna
Cuore pulsante di ogni vigneto moderno, i trattori specializzati continuano ad evolversi, puntando su compattezza, potenza e tecnologie sempre più avanzate. A Enovitis in Campo 2025, i filari dell’azienda vitivinicola Marramiero sono stati il teatro di prova ideale per mettere in mostra le capacità di trazione, maneggevolezza e precisione dei modelli più innovativi. Dalle motorizzazioni classiche a quelle elettriche di nuova generazione, ecco i trattori che hanno fatto parlare di sé tra i vigneti abruzzesi.
Tony 8900 TRG di Antonio Carraro
Novità presentata ad Eima 2024, il nuovo Tony 8900 TRG di Antonio Carraro ha fatto il suo primo ingresso in campo tra i filari. Lo specializzato, uno dei vincitori del concorso New Technology di Enovitis in Campo, si distingue per la motorizzazione 4 cilindri Kubota Stage V da 72,4 cavalli, ruote differenziate, telaio rigido e guida reversibile.
Lo specializzato a ruote differenziate Tony 8900 TRG di Antonio Carraro tra i filari dell'azienda agricola Marramiero ad Enovitis in Campo
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il Tony 8900 TRG mantiene la trasmissione ibrida meccanico-idrostatica tipica della gamma Tony, è disponibile con riduttori standard o ribassati per affrontare pendenze estreme e può essere dotato della cabina Air omologata ROPS e FOPS e certificata in Categoria 4.
e107 Vario di Fendt
Prima volta in campo anche per il nuovo trattore elettrico e107 Vario di Fendt, presente sia nella versione standard da campo aperto che nella versione carreggiata stretta da vigneto, progettato per essere l'omologo elettrico a zero emissioni della serie 200 Vario.
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Equipaggiato con un motore elettrico Danfoss e una batteria AGCO Power da 100 chilowatt ora, l'e107 V Vario eroga fino a 90 cavalli in modalità Dynamic+, garantendo dalle 4 alle 7 ore di autonomia a seconda della lavorazione e della modalità di guida.
Il nuovo e107 Vario è il primo trattore elettrico in commercio nella fascia di potenza di 70 cavalli, in foto la versione standard da campo aperto
(Fonte foto AgroNotizie)
Impianto idraulico ad alte prestazioni (119 litri al minuto) e Pto anteriore (opzionale) e posteriore rendono compatibile l'impiego di qualsiasi attrezzatura già presente in azienda. Completano il pacchetto di serie la climatizzazione, l’assale anteriore sospeso, differenti opzioni di ricarica (quella rapida in un'ora) e la rinomata trasmissione Vario.
Attrezzature per rispondere alle esigenze della viticoltura
A Enovitis in Campo 2025 le attrezzature hanno confermato il loro ruolo centrale nella gestione moderna del vigneto. Dalle soluzioni per la lavorazione del sottofila agli spandiconcime di nuova generazione, l’innovazione si è concentrata su precisione e ottimizzazione di tempi e modalità di lavoro, rispondendo alle esigenze specifiche della viticoltura moderna. Di seguito una selezione delle tecnologie più innovative viste all’opera tra i filari.
Spollonatrice decespugliatrice di Dondi
Dopo la segnalazione come Novità Tecnica a Eima 2024, la nuova spollonatrice-decespugliatrice a filo di Dondi si è aggiudicata anche il riconoscimento New Technology. Progettata per vigneti a spalliera con interfila da 1,2 a 4,5 metri, l'attrezzatura combina le funzioni di spollonatura e decespugliatura in un’unica testata modulare, regolabile in rotazione, assetto e tipo di fili.
Compatibile con i porta attrezzi Vitis e Olea, lavora con una portata idraulica ridotta (fino a 20 litri al minuto per spollonare e 50 per decespugliare) ed è configurabile con un rotore da 30, 40 o 50 millimetri. L’impiego di filo corto consente una riduzione del consumo di filo fino al 90% rispetto alle soluzioni a filo lungo, con una significativa diminuzione dei residui in campo.
La nuova attrezzatura di Dondi assicura grande versatilità: a sinistra in configurazione per decespugliatura, a destra per spollonatura
(Fonte foto AgroNotizie)
Ulteriore novità assoluta presentata da Dondi è l'erpice a dischi X-Vitis 12 V compatibile con trattori dai 60 cavalli ed equipaggiato con 12 dischi, telaio monotrave a larghezza variabile (da 1 a 2 metri), regolazione dell'inclinazione delle sezioni, ancora centrale rompitraccia posizionabile anteriormente o posteriormente e rullo a gabbia a lame dentellate.
Trincia SDS 152 di Nobili
Dopo l'anteprima ad Eima 2024, prima volta in campo anche per la trincia Nobili SDS 152 della serie 102. Grazie al sistema brevettato Side Delivery System che consente lo scarico mono o bilaterale del materiale trinciato, l'attrezzo esegue la pacciamatura del sottofilare, sia in vigneto che in frutteto.
La nuova trincia Nobili SDS 152 con scarico monolaterale destro
(Fonte foto: AgroNotizie)
Evoluzione della precedente Serie 100, la trincia SDS 152 di Nobili introduce la possibilità di eseguire trinciatura e andanatura anche dei residui di potatura, con larghezze di lavoro comprese tra 150 e 210 centimetri.
Spandiconcime MDS 8.2 di KUHN
Debutto ad Enovitis per lo spandiconcime da vigneto MDS 8.2 di KUHN che integra su tutta la gamma la tecnologia Isobus, permettendo un dosaggio proporzionale alla velocità e alle mappe di prescrizione. Il rateo variabile si aggiunge così alla regolazione in continuo, ogni due secondi, operata grazie alla presenza di due celle di carico sul telaio.
Lo spandiconcime da vigneto KUHN MDS 8.2 si evolve con l'integrazione del protocollo Isobus, a garanzia del massimo della precisione, a destra dettaglio del terminale
(Fonte foto: AgroNotizie)
Ideato per filari di larghezza da 2 a 5 metri, lo spandiconcime di KUHN è largo poco più di un metro e presenta una tramoggia dalla capacità di 500 litri, espandibile fino a 800. Presenta inoltre differenti kit di agitatori per la distribuzione di tutte le tipologie di prodotto, dai concimi granulari a quelli organici. La localizzazione del prodotto è assicurata da due deflettori regolabili meccanicamente.
Spandiconcime Primo S di Maschio Gaspardo
Dopo l'anteprima ad Eima 2024, il nuovo spandiconcime Primo S di Maschio Gaspardo entra per la prima in vigna ad Enovitis in Campo. Il nuovo modello da vigneto e frutteto, mutuato dalla serie top di gamma Primo, offre una tramoggia di 615 litri, espandibile fino a 975 litri, e una larghezza operativa fino a 15 metri.
Spandiconcime Primo S di Maschio Gaspardo tra i filari dell'azienda vitivinicola Marramiero ad Enovitis in Campo
(Fonte foto: AgroNotizie)
Largo 110 centimetri e compatibile con trattori a partire da 40 cavalli, si adatta a filari stretti e spazi limitati. Primo S è dotato di kit per concimazione interfilare e regolazioni rapide tramite l'app MY MG, con funzione Spreader Smart Set per impostare facilmente tipo di concime, dose e larghezza di lavoro. Completano l'allestimento una struttura robusta e una verniciatura anticorrosione, garantita 7 anni.
Spandiconcime Meglio di Rinieri
Dopo aver vinto una menzione ad Eima 2024, lo spandiconcime Meglio di Rinieri ha fatto il suo primo ingresso in vigneto tra i filari dell'azienda Marramiero. La novità di Rinieri presenta una tramoggia da 500 litri, dosatori a controllo elettronico, Gps integrato e comando con trasmissione dati Bluetooth.
Lo spandiconcime Meglio di Rinieri tra i filari dell'azienda vitivinicola Marramiero ad Enovitis in Campo
(Fonte foto: AgroNotizie)
Compatibile con trattori a partire dai 40 cavalli, lo spandiconcime Meglio offre un settaggio veloce e una calibrazione in base al tipo di concime che salva (fino a 10 tipologie) nella centralina. La larghezza di lavoro è regolata tramite la velocità di rotazione del ventilatore. Tramoggia e condotti per concime sono in acciaio inox anticorrosione.
Robot, l'automazione si concretizza tra i filari
Un tempo semplice suggestione tecnologica, oggi i robot agricoli rappresentano un'opportunità concreta per un settore dall'alto valore aggiunto. Tra i filari dell'azienda agricola Marramiero l’automazione ha trovato spazio in una varietà di mezzi, ciascuno con capacità sempre più avanzate e compatibili con una vasta gamma di attrezzature.
Dall’irrorazione alle lavorazione del sottofila passando per il monitoraggio, la viticoltura moderna è il teatro d'azione di mezzi autonomi. Di seguito una selezione delle tecnologie più innovative dedicate al settore, tutte già pronte per il mercato.
Bakus di Vitibot
Il robot scavallante Bakus di Vitibot, del gruppo SDF, è uno dei robot agricoli più maturi dal punto di vista tecnologico e commerciale. Già in commercio da 5 anni, in Europa ne sono operativi circa 150 di cui oltre 70 in Francia e 15 in Italia, tutti monitorati da una control room centrale che assicura una tempestiva assistenza da remoto.
Bakus S di Vitibot, del gruppo SDF, equipaggiato con doppio rasaerba interfilare e interceppi elettrici
(Fonte foto: AgroNotizie)
Tra le ultime novità, attiva da soli 6 mesi, vi è il sistema di automappatura del vigneto che richiede l'impostazione dei soli punti di testa e rende non più necessaria la mappatura manuale del filare. Per quanto riguarda le attrezzature, tutte ad alimentazione elettrica, le ultime arrivate sono la trincia e la spollonatrice interceppo, che permettono di fare diserbo meccanico ad una velocità fino a 6 chilometri orari.
In fase di sviluppo anche l'atomizzatore, a completamento delle lavorazioni destinate ai vigneti ma anche agli uliveti, in impianti intensivi con piante fino ai 2 metri. La rete SDF garantisce assistenza e chi lo sta già utilizzando, riporta tempi di ammortamento decisamente inferiori a 4 anni, grazie ad un'operatività garantita di fabbrica fino a 12 ore in continuità.
TMU40 di C4 Meccanica
Se è necessario lavorare su pendenze estreme, il porta attrezzi cingolato TMU40 di C4 meccanica è il mezzo ideale riuscendo ad affrontare pendii fino ai 55 gradi. Progettato per la cura del verde laddove macchine tradizionali hanno difficoltà a manovrare, il TMU40 trova spazio di utilizzo anche tra i filari. La particolarità è il suo doppio assetto che prevede una modalità guidata e una radiocomandata, attivabile semplicemente abbassando il roll bar.
TMU40V a carreggiata variabile di C4 Meccanica, a sinistra in modalità guidata a destra in modalità radiocomandata con roll bar abbassato
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il porta attrezzi è largo 1300 centimetri, monta un motore Yanmar Stage V da 40 cavalli, un impianto idraulico da 55 litri al minuto ed è disponibile nel modello a carreggiata fissa e variabile (TMU40V) che prevede una traslazione indipendente di ciascun cingolo fino ad una larghezza di 1800 centimetri per garantire affidabilità e sicurezza in ogni condizione. Il radiocomando permette di operare ad una distanza fino a 100 metri.
Agras T50 di DJI
Nel campo dell'innovazione in vigneto non possono mancare i droni. In esposizione tra i filari l'ultimo modello del colosso cinese DJI, portato in campo da Aermatica3D: l'Agras T50, un drone agricolo ad alte prestazioni ideato per l'irrorazione e la distribuzione, con una larghezza ad ali aperte di 3 metri, un carico utile di 40 chilogrammi e un rateo fino a 16 litri al minuto.
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Dotato di visione binoculare, radar avanzato e controllo tramite DJI RC Plus, l'Agras T50 offre un'autonomia tra i 7 e 10 minuti e un tempo di ricarica, ridotto al minimo con la ricarica ultrarapida, di soli 9 minuti.
DJI Agras T50, l'ultimo modello di drone agricolo portato in campo da Aermatica 3D
(Fonte foto: AgroNotizie)