Le applicazioni per smartphone sono ormai entrate nella nostra vita quotidiana. Le utilizziamo per leggere il giornale, cercare una via, prenotare hotel o anche solo per giocare. Tra gratuite e a pagamento il loro numero cresce di giorno in giorno e sono molte anche le app dedicate al settore agricolo.

Di agri-app ce ne sono un po' per tutti i gusti: da quelle per gestire i trattori a quelle dedicate alla taratura delle attrezzature. Ci sono app gestionali sviluppate per la gestione dell'azienda e app per il precision farming. E proprio in questi anni si stanno affacciando sul mercato app-Dss (Decision support system) che affiancano l'agricoltore nella definizione delle strategie di difesa o di irrigazione, oppure nel monitoraggio delle colture.

Ma a fronte di una offerta molto ampia gli agricoltori utilizzano effettivamente le app? E se sì quali scaricano? Abbiamo contattato consulenti e agricoltori e il quadro che emerge è contrastante. Lo smartphone è impiegato da quasi tutti per fare foto, prendere appunti e comunicare con i collaboratori (con Whatsapp), ma sono in pochi ad utilizzare in maniera frequente le agri-app.
 

Vincono le previsioni del meteo e la cartografia

Il sondaggio che abbiamo effettuato è troppo limitato nei numeri per avere valenza statistica, ma è emerso che in assoluto (non è una sorpresa) le app che vengono utilizzate più spesso sono quelle che riguardano il meteo. Consultare le previsioni del tempo è una necessità che viene soddisfatta egregiamente dalle app generiche ma anche da soluzioni più evolute, come RainViewer, che permette di visualizzare il percorso delle perturbazioni e dunque avere un maggiore controllo della situazione.
 

Una schermata di RainViewer
Una schermata di RainViewer


La seconda categoria di app più utilizzata riguarda invece la cartografia. Agronomi e agricoltori utilizzano applicazioni per georeferenziare i campi, misurarne le dimensioni o prendere appunti per poi 'taggarli' sulle mappe. Tra le app che vengono impiegate più spesso troviamo Qgis, Field Area Measure e Planimeter.

In un contesto come quello italiano, in cui le parcelle sono numerose e dai contorni irregolari, queste app permettono di conoscere le dimensioni esatte dei campi, misurare le distanze e condividere i dati con i colleghi.
 

Ad ogni azienda meccanica la sua app

C'è poi la categoria delle app pensate per la taratura delle attrezzature, irroratrici in primis, ma non solo. Tra quelle citate più spesso c'è Adama Ugelli, che serve appunto per individuare il volume di acqua da impiegare nel trattamento o la velocità di avanzamento. Ma anche quella di Amazone per la taratura dello spandiconcime è emersa più volte.

Gli agricoltori che sfruttano le potenzialità dell'agricoltura di precisione utilizzano poi le app che le varie case costruttrici di trattori mettono a disposizione per scaricare e condividere i dati, da quelle di John Deere e New Holland in poi. Le aziende della meccanica sono in assoluto le più prolifiche nel rilascio di applicazioni pensate per risolvere i problemi più vari o per ottenere il massimo dalle macchine.
 

Agli agricoltori piace l'Intelligenza artificiale

Una categoria di app utilizzata da molti agricoltori è quella che permette il riconoscimento automatico di infestanti, insetti e malattie. App semplici da utilizzare, che sfruttando la fotocamera dello smartphone e le potenzialità dell'Intelligenza artificiale riescono a identificare una malerba o un insetto, con una accuratezza tuttavia non sempre infallibile.

Tra le app pensate per l'agricoltura troviamo Erbacce, insetti e malattie Xarvio Scouting. Quest'ultima, sviluppata da BASF, permette non solo di riconoscere malattie, insetti e infestanti, ma anche di analizzare i danni fogliari ed esaminare lo stato dell'azoto. Sono scaricabili anche LeafSnap e PlantNet che tuttavia si limitano all'identificazione della pianta e non sono pensate per il settore primario.
 

La presentazione di LeafSnap su Google Play
La presentazione di LeafSnap su Google Play


Infine alcuni agricoltori sfruttano le potenzialità offerte dal digitale per il monitoraggio delle coltivazioni. In questo campo le app più citate sono Field View, sviluppata da Monsanto (ora Bayer) e OneSoil. Sono app che permettono di accedere ai dati satellitari e ottenere mappe di vigore, indici di evapotraspirazione e molto altro ancora.

Tra le varie categorie di agricoltori i viticoltori si sono dimostrati particolarmente attenti all'utilizzo delle applicazioni. Per la gestione del vigneto alcuni stanno impiegando 4Grapes, una app appena lanciata dall'agronomo friulano Giovanni Bigot, che permette di gestire il vigneto a 360°. Per il calcolo dell'indice di area fogliare, utile per la taratura dei trattamenti, si possono utilizzare app come PocketLAI, sviluppata da Cassandra Lab, oppure Dosavina, messa a punto dall'Università Politecnica di Catalogna.