Nel mese di marzo 2010 l'indice Ismea dei prezzi all'origine dei prodotti agricoli, calcolato in base 2000=100, è stato pari a 108 registrando una variazione negativa dello 0,5% rispetto a febbraio. Più marcato il calo tendenziale con l'indice che cede il 9,6% rispetto a marzo 2009. 

Su base mensile l'Ismea rileva una contrazione dei prezzi del 1,9% per le coltivazioni e dello 0,7% per i prodotti zootecnici. Il confronto con marzo 2009 mostra, invece, un calo più marcato per il totale delle coltivazioni ( -18,5%) a fronte di un aumento del comparto zootecnico (+1,1%).

Nella categoria delle coltivazioni, la flessione dei prezzi più consistente ha interessato la frutta fresca e secca (-5,8% rispetto al mese precedente). Seguono i tabacchi (-2,2%), gli ortaggi e legumi (-2%) e i cereali -1,3%. In leggero rialzo i prezzi dell'olio di oliva +0,9% e le colture industriali +0,6%. Stabili i prezzi dei vini.

Nel comparto zootecnico perdono su base mensile i suini (-5,3%), in maniera più lieve gli animali vivi altri (-2,3%) e i bovini (-1,5%). Sostanzialmente invariate le quotazioni dei lattiero caseari. Sempre su base mensile si rilevano, invece, consistenti aumenti dei prezzi dei volatili (+15,6%), delle uova (+6%) e degli ovicaprini (+2,6%).

Passando al confronto con marzo 2009, Ismea rileva tra le coltivazioni, un'unica variazione positiva che interessa le quotazioni degli oli, che guadagnano il 9,6%, mentre accusano significativi ribassi i prezzi degli ortaggi e legumi (-37,7%), della frutta fresca e secca (-20,6%), dei tabacchi (-8,8%), dei cereali (-8,2%) e dei vini (-5,8%). Pressoché invariati i prezzi delle colture industriali.

Nel comparto dei prodotti zootecnici, l'indice Ismea rileva un aumento tendenziale del 10,1% del prezzo delle uova, seguito dal +8,1% dei suini, dal +4,9% degli ovicaprini e dal +4,4% dei lattiero caseari. Cedono invece, il 12,3% gli animali vivi altri, il 10,4% i volatili domestici e il 3,8% i bovini.