Si chiude un anno positivo per i consumi di alimenti biologici in Italia. Lo rileva l'Ismea che sulla base di un'indagine panel realizzata in collaborazione con Nielsen, registra, in termini monetari, un aumento degli acquisti domestici di prodotti bio confezionati del 5,4% nel 2008.
Un risultato soddisfacente per il comparto, anche se meno positivo rispetto al più 10,2% riscontrato l'anno precedente. Ma comunque migliore rispetto all'andamento complessivo dei consumi alimentari, inclusi i prodotti convenzionali, che l'anno scorso sono cresciuti, sempre in termini di spesa, del 4,4%. Tra le singole referenze, i maggiori tassi di crescita si rilevano per l'ortofrutta fresca e trasformata (+20% circa rispetto al 2007), per i prodotti per l'infanzia (+16%) e per pane, pasta, riso e uova, che su base annua hanno fatto segnare un incremento di oltre il 14%. Molto più contenuta la crescita della spesa domestica per l'acquisto di bevande biologiche e di lattiero-caseari.
Mentre, in controtendenza, registrano una battuta d'arresto i prodotti della prima colazione (caffé, tè, biscotti, dolciumi, ecc.), in calo del 14% su base annua. Pressoché invariata la distribuzione della spesa per singole categorie: le prime tre, in ordine di importanza, raggiungono un'incidenza di oltre il 50% del totale degli acquisti, con i lattiero caseari, in particolare, attestati al 20% di quota, seguiti dall'ortofrutta, al 19,5%, e dai prodotti della prima colazione (14%). Riguardo alla distribuzione territoriale, i dati del 2008 confermano la forte concentrazione degli acquisti di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, con percentuali del 44,1% nel Nord-Ovest e del 27,2% nel Nord-Est.
Un altro 19,7% fa riferimento alle regioni centrali, inclusa la Sardegna, mentre il Mezzogiorno copre il restante 9% di quota. In termini assoluti la crescita più sostenuta, rispetto al 2007, si è registrata al Centro-Sud, in particolare nel Mezzogiorno (+12,3%) e in misura minore nel Centro e Sardegna (+8,5%). In aumento i consumi bio anche nelle regioni del Nord-Ovest (+6,8%), a fronte di una flessione dello 0,8% registrata nel Nord Est.
La ripartizione dei dati per canale distributivo (la rilevazione Ismea non include i negozi specializzati) rivela una crescita della spesa di oltre il 5% presso gli iper e i supermercati. Più rilevante l'aumento registrato nei negozi tradizionali (+17,3%) e negli hard discount (+45,9%), canali che rivestono un ruolo comunque limitato nel biologico, mentre si riduce del 25% la spesa nelle superette.
Nella lista dei prodotti bio più acquistati dalle famiglie italiane figurano in testa le uova, seguite da latte fresco e yogurt. L'elenco prosegue con bevande alla soia, omogeneizzati, succhi di frutta, oli di oliva e pasta di semola.Dai dati del 2008 infine, sottolinea l'Ismea, emerge che il gruppo dei primi dieci, che include anche miele e cereali preparati, copre nel complesso quasi la metà della spesa bio di prodotti confezionati, con i primi cinque che insieme raggiungono un'incidenza pari al 32%.