La produzione di olio di oliva in Italia crescerà quest'anno del 10%. A fornire la previsione è l'Ismea che, in collaborazione con le Unioni dei produttori (Aipo, Cno, Unapol, Unaprol, Unasco), ha condotto, a inizio novembre, un'indagine che porta a stimare attorno ai 6,3 milioni di quintali il dato produttivo della campagna 2008/09, contro i 5,7 milioni indicati dall'Istat per la scorsa annata.
L'aumento, spiega l'Ismea, seppure diffuso su tutto il territorio nazionale, risulta particolarmente evidente nelle regioni centrali che l'anno scorso avevano invece subito le maggiori perdite, a causa del clima sfavorevole. Nel dettaglio regionale si prevede una produzione di poco superiore a quella dell'anno scorso in Puglia, Sicilia e Sardegna, dove gli aumenti non andrebbero oltre il +5%.
In Calabria l'incremento sarà invece compreso tra il 10% e il 15%, analogamente a quanto indicato dall'Ismea per la Campania, a fianco ad aumenti ancora maggiori attesi in Molise (+20-25%) e più modesti (+ 5/10%) in Basilicata.
Al centro Italia il miglior risultato va alla Toscana, in crescita del 35% rispetto all'anno scorso, con incrementi, comunque, altrettanto rilevanti in Umbria (+30%) e dal 30% al 35% nel Lazio e in Abruzzo (+25/30% nella Marche). Bene al Nord la Liguria, dove la produzione è prevista addirittura in aumento del 60/65% rispetto alla scorsa campagna, con prospettive di crescita anche nel Veneto attorno al 30%.