Ismea comunica che nel mese di aprile i prezzi alla produzione dei principali prodotti agricoli, con particolare riferimento ai cereali e ai lattiero-caseari, hanno registrato, su base mensile, una prima significativa inversione di tendenza, dopo i forti aumenti dei mesi scorsi.
Più in dettaglio, nel settore dei cereali l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare rileva in media una riduzione congiunturale dei prezzi del 3,7% per il frumento duro e del 6% per il frumento tenero. Anche le quotazioni del granoturco hanno registrato, alla fase alla produzione, una contrazione del 3,3% mensile, che è risultata ancora più marcata (-4,6%) per l'orzo.
Dalle elaborazioni dell'Ismea emerge invece un forte aumento dei prezzi del risone che rispetto al mese di marzo sono rincarati del 14,1%.Anche per i prodotti del comparto lattiero-caseario sono emerse ad aprile diffuse riduzioni di prezzo, confermate da variazioni negative mensili del 2,9% per il burro e dell'1,3% per il Parmigiano reggiano.
Il Grana Padano ha segnato una flessone dello 0,6%, mentre le quotazioni dell'Asiago pressato si sono ridotte in un mese del 3,8%. Aprile ha chiuso con forti ribassi anche per i prodotti appartenenti al comparto della zootecnia da carne. I prezzi dei suini da macello, rileva ancora l'Ismea, hanno registrato, rispetto al mese di marzo, una riduzione dell'11,2%. Per i polli e i tacchini le variazioni mensili negative sono state pari rispettivamente al -12,3% e al -6,3%. Riguardo al bestiame bovino, infine, Ismea rileva riduzioni congiunturali dei prezzi del 3,9% per i vitelli da macello e dello 0,4% per i vitelloni e i manzi.