"Incontrare ministri dell’Agricoltura di tutti i continenti è senz’altro un’occasione fondamentale per allargare la propria visione e potersi così rapportare sempre più proficuamente ai tavoli internazionali”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro, commentando la lunga maratona di incontri che in questi giorni l’hanno visto a colloquio con gli omologhi di diciotto Paesi: dalla Finlandia all’Egitto, dagli Stati Uniti alla Malesia, da Israele al Perù, dalla Turchia all’Angola, passando per Algeria, Indonesia, Iraq, Lituania, Niger, Palestina, Portogallo, Sudan, Sudafrica. Occasione degli incontri, la Conferenza ministeriale Fao a Roma. “Ecocompatibilità, tematiche sanitarie, emergenze idriche, cooperazione nella ricerca, pesca e promozione del made in Italy agroindustriale sono i temi principali che abbiamo trattato più dettagliatamente con i Ministri africani e asiatici. – ha spiegato De Castro –, mentre con il collega americano Chuck Conner abbiamo fatto un focus in particolare sulle tematiche WTO e sull’importanza, da me sottolineata, dell’indicazione dell’origine dei prodotti. Dai colloqui con Israele, Palestina e Iraq è emersa la progettualità di traslare anche in altre zone l’esperienza di cooperazione attuata con il Liban. “Importanti sono stati i punti di sintonia tra Italia e Francia rappresentati al Premier – ha spiegato De Castro –, primo fra tutti la centralità del concetto di qualità delle nostre produzioni. E ancora, la tematica dell’origine e l’attualizzazione del concetto di agricoltura, intesa come presidio dell’ambiente e timone di politiche al servizio di tutti i cittadini europei e non solo degli addetti ai lavori”.