Sulla base di una ricognizione effettuata congiuntamente con le Unioni dei produttori (Uiapoa, Unacoa e Unaproa), Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare fa sapere che la produzione di agrumi nella campagna 2007/08 dovrebbe registrare una contrazione del 14% rispetto alla scorsa annata.

La stima è basata sulla previsione di un calo delle rese medie unitarie, a parità di superfici coltivate, rilevato per tutte le specie agrumarie, ad eccezione delle clementine, verificatosi a seguito del clima caldo e siccitoso che ha caratterizzato tutte le principali aree di produzione.
Problemi – secondo l’indagine Ismea-Unioni - si sono registrati in particolare nella fase dell’allegagione (formazione) dei frutti e in quella successiva di accrescimento, entrambe caratterizzate da temperature elevate e da frequenti fenomeni di cascola, favoriti anche dai forti venti di scirocco.
Discreta la qualità, a giudizio degli operatori, salvo problemi di calibro determinati in alcune aziende dalle carenze idriche e da una gestione della concimazione non ottimale.

Nel dettaglio, le stime indicano una contrazione del 15% per i raccolti di arance e del 20% per i mandarini. Al contrario la produzione di clementine dovrebbe confermare i livelli della campagna 2006/07, mentre i limoni risulterebbero in calo del 20%.
E’ emersa, sia per le arance, sia per le clementine, una tendenza alla riqualificazione degli impianti produttivi in Italia. Il processo di riconversione, ancora in atto, sta favorendo soprattutto la diffusione di varietà in grado di garantire il prolungamento dei periodi di raccolta, l’uniformità qualitativa del prodotto, nonché una più elevata resistenza alle lavorazioni e una più lunga conservabilità.
Cresce in particolare l’interesse per le varietà precoci di piccoli agrumi e per quelle tardive di arance, le cui potenzialità in termini di maggiori sbocchi commerciali si traducono generalmente in prezzi più remunerativi. Nessun investimento invece nel comparto dei limoni, a causa di una crisi che sta rinviando al futuro qualsiasi forma di programmazione.