Continua il controllo congiunto dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (Icq) con il Corpo forestale dello Stato (CfS) al fine di prevenire e reprimere le frodi nel settore vitivinicolo.L’ultima operazione, diretta da Anita Sorti, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Pordenone, ha permesso di scoprire e fermare la contraffazione di “Pinot grigio delle Venezie Igt” e di “Prosecco Igt Marca trevigiana” con 24.000 ettolitri di comune vino bianco da tavola, per un valore commerciale di 3 milioni di euro. La truffa coinvolgeva diverse cantine e attività economiche del centro e del nord Italia. In particolare: l’Emilia Romagna, il Veneto, il Piemonte, la Toscana, il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia. Determinante, nell’ambito dell’operazione, è stata l’attività degli investigatori delI’Icq e del CfS, che il 4 luglio hanno colto in flagranza di reato un “corriere” che trasportava documenti falsi dalla provincia di Alessandria a quella di Pordenone. L’azione tempestiva dei due organi di polizia giudiziaria ha permesso di bloccare ulteriori operazioni di imbottigliamento, evitando così che i falsi “pinot grigio” e “prosecco” venissero ancora immessi nel circuiti commerciali nazionali ed esteri. L’azione ha portato al sequestro di oltre 3.500 ettolitri di vino “contraffatto”. Al momento sono 7, tra produttori, mediatori e trasportatori, gli iscritti nel registro degli indagati, tutti denunciati a piede libero, ma sono in corso ulteriori indagini, da parte dell’Icq e del Cfs, per individuare la “mente” e gli altri organizzatori del raggiro.“Tale brillante operazione”, ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro, “testimonia l’importanza fondamentale dei controlli nella tutela del mercato e dei consumatori in un settore strategico per il sistema agroalimentare italiano”.