Attualmente le statistiche dimostrano come negli ultimi anni, anche nel settore agricolo, si sia assistito ad un consistente aumento del ricorso alla giustizia extra-processuale. Sempre più spesso si ricorre all'arbitrato, ovvero al deferimento a soggetti privati, per volontà delle parti, della soluzione di controversie con una pronuncia suscettibile di acquistare efficacia esecutiva con l'omologazione.
Oggi, si legge in un comunicato del ministero delle Politiche agricole, un rinnovato interesse corre a sviluppare il ricorso a tale modalità di risoluzione, pur in presenza di problemi ancora non del tutto risolti e supplendo ad esigenze di maggiore conoscenza dell'istituto. Tale esigenza, che emerge anche anche all'estero, sottolinea come l'arbitrato abbia istituzionalmente un carattere transnazionale ed investa soggetti di diversa provenienza e oggetti di controversia di diversa natura. Tutto questo, continua il comunicato del Mipaaf, esige un ulteriore e più grande sforzo di comunicazione e di coordinamento tra le varie esperienze che ogni singolo paese vive in questa materia. E' quindi fondamentale che la creazione di un nuovo soggetto, quale la Camera nazionale arbitrale in agricoltura, deputato a queste finalità, sia accompagnato da uno sforzo di informazione-comunicazione non rituale, ma sostanziale.