Comunicazione e Retailing: questo è stato il tema sul quale, alla Villa Erba di Cernobbio il 16 febbraio, è intervenuto Enrico Montangero, presidente dell’agenzia Montangero&Montangero e past president di Assocomunicazione. Montangero evidenzia che oggi si sta assistendo all’apparizione di grandi gruppi di comunicazione che mettono insieme diverse esperienze e competenze professionali per dare risposte valide in un mercato diventato globale. Nello stesso tempo il mondo aziendale è diventato più frammentato: da una parte le multinazionali che possono appoggiarsi a grandi agenzie e aprirsi alla sperimentazione e dall’altra aziende minori, appoggiate da piccole/medie agenzie. In Italia si nota un’eclatante mancanza di coraggio in pubblicità e nel retail pochi comportamenti di impiego della leva pubblicitaria che vanno al di là della solita tattica di breve periodo per diventare vera e propria strategia. Molte insegne distributive si sono “lasciate andare" a una comunicazione di tipo promozionale che fa esclusivamente perno sulla convenienza. L’articolo Quale pubblicità per il retail è su Largo Consumo 06/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Pubbliche relazioni, Pubblicità televisiva. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1.
Pubblicità: in Italia nel 2006 gli investimenti hanno superato gli 8,6 mld (+2,5% sul 2005). Per il 2007 si prevede una crescita ulteriore del 2%. Boom di Internet.
Come sarà il futuro del mercato pubblicitario in Italia? Nel suo insieme si presenta in crescita lenta ma costante: secondo i dati presentati da Nielsen Media Research, gli investimenti pubblicitari nel 2006 hanno superato gli 8.684 milioni di euro con un aumento, a mezzi omogenei, del 2,5% rispetto al 2005 che però aveva a sua volta segnato un buon +2,8% sull’anno precedente. Il 2007 si presenta in linea con il 2006: si prevede, infatti, che gli investimenti aumenteranno ancora con un tasso pari a +2%. A trainare il mercato saranno sostanzialmente gli stessi settori merceologici che già nel 2006 avevano mostrato segni di dinamicità: Telecomunicazioni (si stima un +5,4%), Abbigliamento (+5%) e Finanza (+6,7%), con un ottimo exploit della distribuzione (+8,6%). Per quanto riguarda i mezzi se l’advertising “classico", in particolare le affissioni e la pubblicità televisiva, tende a perdere efficacia, Internet l’anno scorso nel nostro Paese, e non solo, ha vissuto un vero e proprio boom facendo registrare una variazione del +44% della Commerciale Nazionale. L’articolo Fino all’ultimo spot è su Largo Consumo 06/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Giornali quotidiani e periodici, Pubblicità on-line. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1, Tab2.
Salumi: se ne mangiano 50 grammi al giorno. I consorzi di tutela garantiscono qualità e sicurezza. Crescono i consumi di dop e igp.
I salumi non sono mai entrati stabilmente nei consumi quotidiani. Una tendenza che sta cambiando: attualmente i consumatori italiani ne mangiano in media 50 grammi al giorno. Il fenomeno interessa i salumi dop e igp, percepiti come prodotti d’eccellenza grazie alla garanzia del marchio. Dietro c’è l’attività dei Consorzi di tutela, nati per migliorare la filiera garantendone la tracciabilità e la sicurezza. Per il Toscano dop la produzione del 2006 è stata di circa 300.000 prosciutti (+3,5% rispetto al 2005), la crescita del San Daniele dop è stata di +3,3 punti percentuali. Lo Speck Alto Adige igp e la Bresaola della Valtellina igp sono entrati con successo nei moderni canali di vendita. È un buon momento anche per i salumi piacentini che hanno avuto un fortissimo incremento: la coppa ha registrato una crescita della dop del 215% fra il 2000 e il 2005, la pancetta un +294% e il salame un +310%. Ma crescono anche prodotti di nicchia come il Culatello di Zibello dop. L’articolo La rivincita degli affettati dop è su Largo Consumo 06/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Salumi. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1, Tab2, Tab3.
Certificazioni: lo standard Iso 22000 armonizza i requisiti per la gestione della sicurezza alimentare. E le amplia a tutte le fasi della catena produttiva.
La sicurezza alimentare è un argomento cui i consumatori sono particolarmente sensibili. Nel settembre 2005 è stata pubblicata la norma volontaria - o meglio, la famiglia di norme - della serie Iso 22000:2005 dal titolo “Food safety management systems - Requirements for any organization in the food chain", ovvero “Sistemi di gestione della sicurezza alimentare, requisiti per tutte le organizzazioni nella filiera alimentare". Questa norma è nata con l’obiettivo di armonizzare a livello globale i requisiti per la gestione della sicurezza alimentare ed è destinata a tutte le società che sono coinvolte a diverso titolo nella produzione alimentare, in qualunque fase della filiera operino. I principi base della Iso 22000 sono la sicurezza nella filiera e la necessità per le aziende di dimostrare la loro capacità di identificare e controllare gli eventuali pericoli per la sicurezza degli alimenti e i loro possibili risvolti sulla salute dei consumatori. L’articolo Per una filiera più sicura è su Largo Consumo 06/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Sicurezza, certificazione e tracciabilità della filiera agroalimentare. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo.
Vino: l’export cresce a Oriente: i Paesi Terzi registrano un +14% mentre l’Unione è ferma al +12%. Le aziende mirano a conquistare Cina, Russia e Giappone.
Dopo un periodo di flessione, le esportazioni del vino italiano riprendono quota dimostrando le potenzialità di crescita del settore nonostante la forte competitività internazionale. Nel 2005 la ripresa ha portato i volumi a superare i 15,6 milioni di ettolitri e l’export è cresciuto a valore da 1,7 a 3 miliardi di euro negli ultimi dieci anni. Secondo l’Ice le esportazioni crescono del 12,5% ma i Paesi Terzi registrano un +14% mentre l’Unione europea si ferma al +12%. Sotto l’aspetto dei valori la crescita dei Paesi Terzi risulta più evidente e il tasso d’incremento all’interno delle aree è diverso: nell’Unione si ferma al 3,2% mentre nei Paesi Terzi supera il 12,5%. C’è stato un forte incremento in Medio Oriente (+54%) e in Asia Centrale (+42%). Per il 2007 la strategia promozionale dell’Ice prevede la ricerca di nuovi sbocchi su mercati come Russia, India e Cina, dai quali il settore si aspetta una crescita significativa, e il mantenimento dei mercati tradizionali. L’articolo Un brindisi ai nuovi mercati è su Largo Consumo 06/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Vino, Vini spumanti. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo o visualizza gli Elementi a corredo: Tab1, Tab2, Tab3.
Tracciabilità: dal codice a barre alla radiofrequenza le tecnologie facilitano la gestione delle informazioni. A vantaggio della supply chain e dei consumatori.
Il regolamento Ce 178 del 2002 rende obbligatoria per tutte le aziende che operano nel settore agroalimentare la rintracciabilità dei prodotti lungo tutta la filiera produttiva per offrire al consumatore finale il massimo livello di sicurezza possibile. Mettere a punto un sistema di rintracciabilità non è però facile. Un valido aiuto per semplificare la gestione delle informazioni è offerto dalle nuove tecnologie. Sono tre i sistemi possibili per l’identificazione automatica: il codice a barre, l’etichetta che permette l’identificazione in radiofrequenza e i sistemi biometrici.
Non vanno trascurati gli aspetti logistici come la possibilità di ottenere informazioni sulla localizzazione dei container e sul loro contenuto durante il trasporto e garanzie sulla correttezza della manipolazione della merce. Dopo aver identificato il prodotto, è indispensabile disporre di un sistema di gestione delle informazioni relative alla filiera, che vanno trasmesse al consumatore finale attraverso l’etichetta. L’articolo La filiera non ha più segreti è su Largo Consumo 06/07. Elenco dei Citati nell’articolo. Percorsi di lettura correlati: Sicurezza, certificazione e tracciabilità della filiera agroalimentare,Tecnologie per la supply chain. Se non sei abbonato, richiedi copia del fascicolo.
Le notizie riportate sono pubblicate da Largo Consumo - Rivista di Economia e Marketing sulla filiera dei beni di consumo
Per approfondimenti: Largo Consumo - 06/2007 www.largoconsumo.info
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Fonte: Largo Consumo