Pur avendo parzialmente tenuto conto di alcune indicazioni avanzate dall’Italia assieme ad altri Paesi dell’area mediterranea, la proposta adottata dalla Commissione ci pone nella prospettiva di un lungo e intenso lavoro negoziale. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro, commentando la proposta di riforma dell’organizzazione comune del mercato vitivinicolo presentata ieri a Bruxelles dal Commissario Marianne Fisher Boel.
“Nonostante i capitoli in sintonia con la nostra linea negoziale – ha affermato il ministro - la proposta contiene elementi che dovranno essere oggetto di approfondimento quali la liberalizzazione dei diritti di impianto e l’eliminazione della distillazione dei sottoprodotti. Ma soprattutto, - ha sottolineato De Castro - nell’ottica di un sempre sostenuto sforzo per il riconoscimento e la tutela del nostro patrimonio agroalimentare di qualità, appaiono di scarsa efficacia le disposizioni riguardanti le denominazioni di origine. Quanto contenuto nella bozza Fisher Boel non appare infatti idoneo a tutelare sufficientemente i vini di qualità europei. “Ora – ha concluso De Castro – inizia un lungo lavoro al tavolo della trattativa. Il negoziato impegnerà fortemente il governo. Per questo, fondamentale sarà il sostegno attivo e compatto del mondo produttivo e delle Regioni".