Bonino e De Castro si sono confrontati con i loro omologhi del Governo svedese, Sven Tolgfors, ministro del Commercio estero e Eskil Erlandsson, ministro per l’Agricoltura. Al centro dei colloqui un piano di supporto all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese agroalimentari, per il quale i due dicasteri hanno congiuntamente previsto un fondo di 3,6 milioni di euro. L’obiettivo è incrementare la nostra quota di mercato, ora al 4,2% (pari a 321 mln di euro, +12,5% nel 2006): una percentuale che fa dell’Italia in termini di export agroalimentare il quinto paese partner della Svezia, dopo Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi e Germania che congiuntamente si aggiudicano il 60% dell’intera quota delle importazioni del settore in Svezia. “Al nostro sforzo si affiancano Ice e Buonitalia, presenti agli incontri a Stoccolma – ha spiegato De Castro –. Saranno loro a rendere operativo l’impegno delle imprese con azioni di sostegno e indirizzo. Il nostro made in Italy di qualità è sempre più richiesto all’estero e bisogna saper soddisfare la domanda. Anche così – portando i prodotti sugli scaffali – si difendono le produzioni di qualità dalle contraffazioni. I consumi interni italiani non si sottraggono ad una flessione costante. La strada dell’internazionalizzazione è l’unica percorribile e va sostenuta con ogni sforzo”.