Se nella scorsa settimana si era fatta subito sentire sui prezzi di latte e formaggi ovini sardi l'apertura delle aste per il ritiro dei pecorini Dop da parte di Agea per 14 milioni, avvenuta lo scorso 25 marzo, prodotto destinato agli aiuti per gli indigenti, il 6 aprile scorso i valori del formaggio non hanno registrato variazioni sul principale mercato all'ingrosso e parimenti nell'ultima settimana appaiono invariati i prezzi del latte ovino in Sardegna, legato a doppio filo al valore del formaggio.

Infatti il Pecorino romano Dop, stagionatura di cinque mesi e oltre da produttore e alle condizioni di "franco magazzino di stagionatura" e Iva esclusa, il 6 aprile 2020 alla Borsa merci di Milano è stato fissato a 7,20 euro al chilogrammo sui minimi e 7,50 euro sui massimi, registrando stabilità sulla precedente seduta del 30 marzo scorso.

Alla fine dello scorso mese, invece, si era registrato un aumento di 10 centesimi di euro sulla seduta precedente, quella del 9 marzo, pari all'1,4%. Si era trattato del secondo aumento consecutivo del tipico formaggio sardo dopo ben sei sedute di stasi ed un prezzo che si era mantenuto sui 7,00-7,30 euro al chilogrammo per sette settimane consecutive e fino al 2 marzo. Tra il 9 ed il 30 marzo il Pecorino romano ha guadagnato così ben 20 centesimi.


Produzione di Pecorino in crescita del 9,2%

Intanto c'è da sottolineare come la produzione di Pecorino romano sia cresciuta del 9,2% tra ottobre 2019 e gennaio 2020, i primi quattro mesi dell'annata casearia corrente, rispetto allo stesso periodo della precedente annata 2018-2019, e che attualmente è attestata a 4.543 tonnellate, ultimo dato reso noto tramite il Clal dall'organismo di controllo Ineo. Il dato di produzione, aggiornato a fine gennaio scorso, riguarda il  Pecorino romano Dop marchiato all'origine e calcolato con il peso alle ventiquattro ore dalla produzione.
 

Prezzi e statistiche

Secondo il Clal il Pecorino romano, il cui prezzo è tradizionalmente la base di calcolo di quello del latte ovino sardo, ha ora un valore medio mensile di 7,35 euro al chilogrammo: superiore a quello di aprile 2019 del 19,51%, quando il prezzo medio era attestato a 6,15 euro al chilo.

Rispetto a marzo 2020, il prezzo medio del tipico formaggio sardo è aumentato dell'1,38%, per ora solo grazie all'effetto di trascinamento dei due incrementi di marzo 2020 sulla media mensile di aprile, alla sua prima seduta reale. Con la fissazione dei prezzi di ieri l'altro, il formaggio della Sardegna non aggancia ancora il livello medio raggiunto ad aprile 2018 - euro 7,63 al chilo - ma inizia ad avvicinarsi.
 

Latte ovino in Sardegna non all'altezza delle aspettative

Intanto il prezzo del latte ovino in Sardegna, dopo un mese di piccoli passi avanti a marzo, segnala un inizio di aprile all'insegna della stabilità, presentando valori ancora al di sotto delle migliori aspettative. Secondo Ismea il prezzo all'origine al lordo di Iva e franco azienda nella due rilevazioni effettuate il 3 aprile 2020, oscilla tra un minimo di 70 centesimi al litro ed un massimo di 82 centesimi. In una delle due rilevazioni, quella con prezzo massimo ad 82 centesimi, il prezzo prevalente di cessione del latte all'ovile è intorno agli 80 centesimi. Si tratta della stessa situazione fotografata dall'istituto lo scorso 27 marzo, dopo che si erano registrati degli aumenti di circa 2 centesimi sul prezzo medio del 6 marzo.