La coltivazione dell'olivo è diffusa principalmente nel bacino del Mediterraneo nel seguente ordine di importanza: Spagna, Grecia, Italia, Turchia, Marocco, Siria, Tunisia, Algeria, Egitto, Portogallo, ecc. La produzione mondiale si aggira intorno ai 19.270.115 tonnellate all'anno di cui il 70% è prodotta in Europa, mentre il restante 30% è prodotta in Nord Africa, Medioriente, Oceania, America latina, ecc. L'Italia è il terzo produttore mondiale con una produzione intorno ai 2.092.175 tonnellate annuali (www.atlasbig.com), preceduta da Spagna (6.559.884 tonnellate/anno) e Grecia (2.343.383 tonnellate/anno). In Italia, la maggiore produzione di olive si ha in Puglia con il 45%, seguita dalla Sicilia (24%) e Calabria (20%).
Figura 1: produzione mondiale di olive per Paese indicata in colore verde
(Fonte: Atlasbig via Ilsa)
Da un punto di vista agronomico, l'olivo è una pianta sempreverde, la cui attività vegetativa è pressoché continua, predilige i suoli sciolti o di medio impasto, freschi e ben drenati, anche calcarei. Inoltre, la pianta necessita di un clima mite, senza forti sbalzi termici e temperature che non scendano al di sotto dei -5 °C. Predilige, quindi, un clima del medio e basso Mediterraneo, comunque non montano (massimo 800 m.s.l.m.). La pianta è dotata di un vigoroso apparato radicale in grado di esplorare un ampio volume di suolo, nonostante ciò, la fertilizzazione riveste un'importanza primaria, soprattutto se si vogliono ottenere rese abbondanti, costanti e di qualità.
Gli elementi che hanno un ruolo indispensabile nella nutrizione dell'olivo sono azoto (N), fosforo (P), potassio (K) e boro (B) e in minore importanza calcio (Ca), magnesio (Mg), zinco (Zn), manganese (Mn) e molibdeno (Mo). Perciò, è necessario apportare questi elementi nutritivi nelle specifiche fasi fenologiche della pianta: fioritura ed allegagione, accrescimento drupe, maturazione e post raccolta.
In post raccolta, l'olivo avvia una serie di attività fisiologiche atte a favorire la formazione e l'accumulo delle sostanze nutritive negli organi di riserva. Tali sostanze sono necessarie per completare la lignificazione dei tessuti e portare a termine la differenziazione delle gemme (fiori e vegetative). A fronte di deficit nutrizionali, stress fisiologici e/o ambientali è necessario, in questa fase, intervenire con le concimazioni autunnali, che rivestono un ruolo essenziale nel favorire l'accumulo delle sostanze di riserva.
(Fonte: © siculodoc - Adobe Stock)
Qual è l'importanza delle concimazioni autunnali per l'olivo?
È ormai risaputo che la concimazione rappresenta una tecnica agronomica fondamentale per consentire un corretto sviluppo vegeto-produttivo della pianta, stimolare la differenziazione delle gemme a fiore ed aumentare la resa e la qualità finale. In particolare, per l'olivo, negli ultimi anni sta acquisendo sempre maggiore importanza la concimazione autunnale - prima della dormienza - in quanto si favorisce nella pianta l'accumulo delle riserve nutritive necessarie per superare il periodo invernale, si migliora la ripresa vegetativa primaverile e si limita il fenomeno di alternanza produttiva (un aspetto rilevante per mantenere la redditività delle aziende olivicole).
Dunque, per favorire la differenziazione delle gemme a fiore e quindi garantire una buona fruttificazione dell'olivo è necessario in post raccolta (settembre-ottobre) fornire alla pianta gli elementi essenziali, tra i quali: macroelementi (N, P, K), amminoacidi liberi e microelementi (boro, ferro, ecc.). Tali elementi essenziali verranno immagazzinati dalla pianta negli organi di riserva (gemme, legno, radici, ecc.). Inoltre, apportando amminoacidi liberi si aiuta la pianta a superare i periodi di stress ambientale causati dal cambiamento di stagione e dall'abbassamento delle temperature.
Quali concimi distribuire in autunno?
Dall'esperienza consolidata in campo, Ilsa ha messo a punto una metodologia tecnica che prevede l'apporto degli elementi nutritivi per via fogliare e/o in concimazione di base.
Concimazioni fogliari
Si consiglia di utilizzare Etixamin DF in associazione ad Ilsamin Multi. Entrambe le specialità nutrizionali sono prodotte da un processo di idrolisi enzimatica (Fceh®) ad altissima sostenibilità ambientale, che consente di ottenere prodotti ammessi anche in biologico, con un'efficienza nutrizionale davvero elevata a parità dei dosaggi distribuiti.
Etixamin DF apporta azoto organico (N 16%) ed amminoacidi totali (90%) prontamente assimilabili dall'apparato fogliare della pianta. Gli amminoacidi, inoltre, fungono da trasportatori "carrier" degli elementi nutritivi presenti nella soluzione e favoriscono una rapida traslocazione di questi elementi all'interno della pianta, favorendone l'immagazzinamento negli organi di riserva. Ciò permette un utilizzo razionale degli elementi apportati, massimizzandone l'efficacia nutrizionale e limitando gli sprechi.
Ilsamin Multi è a base di microelementi (Zn, Fe, Mn e B) complessati da amminoacidi liberi, che promuovono l'assorbimento e la veicolazione di questi elementi nella pianta. Così si favorisce la preparazione delle gemme a fiore, e sira l'allegagione futura, fattore critico per una coltura come l'olivo. Inoltre, si previene la comparsa di fisiopatie nutrizionali e si favorisce un corretto funzionamento del metabolismo della pianta durante la ripresa vegetativa. Nella fase di post-raccolta si consiglia di effettuare una concimazione fogliare utilizzando Etixamin DF al dosaggio di 1.5 (Kg/ha) in associazione ad Ilsamin Multi al dosaggio di 1 (Kg/ha).
Concimazioni di base
Si suggerisce di distribuire Ilsalife, un ammendante compostato verde, ammesso in biologico. Il prodotto è stato ottenuto da un processo di compostaggio naturale di residui verdi urbani - giardini e parchi - accuratamente selezionati e trasformati in un compostato verde dalle ottime proprietà agronomiche, grazie all'alto contenuto in sostanza organica, carbonio umico e fulvico, essenziali per migliorare la struttura e la fertilità del suolo. Inoltre, il prodotto contiene azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio e ferro essenziali per costruire le riserve nutritive di cui la pianta necessita nella fase autunnale. Ilsalife è fisicamente stabile ed è privo di contaminanti microbiologici. Il prodotto va distribuito in autunno ai piedi della pianta oppure interrato al dosaggio di 1500-5000 (kg/ha).
(Fonte: Ilsa)
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Fonte: Ilsa