Nelle colture frutticole, la qualità con cui avviene il risveglio vegetativo ha forti ripercussioni sull'intero ciclo colturale e sul raccolto. Il potenziale produttivo dell'annata è definito già in primavera e dipende dal numero e dalla completezza degli abbozzi fiorali racchiusi nelle gemme. Un germogliamento regolare ed abbondante determina contemporaneità nella fioritura, incide sulla qualità del raccolto e condiziona fortemente l'uniformità di maturazione dei frutti.
Con un intervento al bruno, oggi si può favorire e regolare il naturale risveglio vegetativo.


Cos'è la dormienza?

Actinidia, ciliegio, uva e pesco, così come altre specie arboree, concludono il proprio ciclo vegetativo con la caduta foglie e l'ingresso nella fase di "dormienza". Da questo momento, la pianta arresta il proprio metabolismo allo scopo di sopravvivere alle condizioni sfavorevoli che caratterizzano l'inverno. Passato un certo periodo di tempo, regolato dalle temperature ambientali e dal fotoperiodo, il così detto "fabbisogno in freddo" della pianta è soddisfatto ed un nuovo ciclo vegetativo può iniziare.

Nelle settimane che precedono il germogliamento, la pianta attiva una serie di segnali fisiologici che portano a completare la formazione degli abbozzi degli organi fiorali e dei germogli. Per risvegliarsi adeguatamente le piante hanno bisogno di accumulare un certo numero di unità di freddo (intese come ore in cui la temperatura scende sotto la soglia di 7,2°C), nonché di veder ritornare condizioni ambientali favorevoli.
 
Dormienza


Il mancato soddisfacimento del fabbisogno in freddo

Negli ambienti caratterizzati da inverni miti (come il centro-sud Italia), capita frequentemente che il fabbisogno in freddo non venga completamente soddisfatto. Se le condizioni ambientali non sono ottimali, inoltre, la riattivazione dei segnali metabolici che conducono al germogliamento può non avvenire correttamente, anche se si è registrato un elevato numero di unità di freddo. Un risveglio vegetativo imperfetto ha quindi numerosi effetti negativi.

L'elevato numero di gemme cieche comporta uno sviluppo irregolare dei germogli, aumento della dominanza apicale ed alterazione dell'equilibrio della pianta. Una fioritura povera e molto scalare, riduce l'allegagione e difforma la maturazione dei frutti, con prolungamento dei tempi di raccolta. Le perdite sul numero, sul calibro e sulla qualità dei frutti abbattono drasticamente la produzione e la redditività degli impianti.
 
Soddisfacimento del freddo


Bluprins: alleato della primavera

Bluprins® è un concime organo-minerale, specifico per favorire il germogliamento della vite e del kiwi e stimolare una fioritura ottimale su ciliegio e pesco. Grazie alla sua composizione, Bluprins® mima gli effetti del freddo e fornisce l'energia necessaria alla riattivazione del metabolismo della pianta.
 
Kiwi, foto testimone e trattato con Bluprins

Applicato al bruno in associazione a Bluact®, suo attivatore, Bluprins®:
  • riduce il numero di gemme cieche, aumentando e regolando il numero di germogli ed inflorescenze;
  • uniforma lo sviluppo dei tralci, sincronizzando la fioritura e la maturazione dei frutti;
  • promuove la formazione delle strutture fiorali, aumentando il numero e la fertilità dei fiori.

Bluprins® e Bluact® non alterano l'equilibrio metabolico cellulare, rispettando la fisiologia della pianta e favorendo il risveglio vegetativo in maniera naturale, senza generare eccessi di vigoria o tossicità.

Bluprins® è una soluzione sicura, la cui applicazione non comporta rischi per la salute dell'operatore. E' adatto sia all'applicazione in pieno campo che sotto serra.
 
Frutti di actinidia

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