È iniziato il conto alla rovescia per Agriumbria 2025, la fiera nazionale dell'agricoltura, della zootecnia e dell'alimentazione che si svolgerà dal 28 al 30 marzo prossimi a Bastia Umbra (Pg). I numeri della 56esima edizione delineano una Rassegna in salute che si conferma un punto di riferimento per la meccanizzazione agricola, il settore zootecnico e gli altri comparti agricoli, soprattutto nel Centro Sud Italia.

 

Nel 2025 Agriumbria ospita più di 450 espositori - in crescita rispetto al 2024 - su una superficie complessiva di 85mila metri quadrati. Anche quest'anno l'ente organizzatore Umbriafiere, pur avendo aggiunto 20mila metri quadrati per l'edizione 2024, ha ricevuto un numero di richieste di partecipazione superiore all'offerta di spazi e quindi non ha potuto accogliere oltre 150 espositori per la mancanza di superfici.

 

Agriumbria è una delle principali esposizioni di macchine agricole a livello nazionale

Agriumbria è una delle principali esposizioni di macchine agricole a livello nazionale

(Fonte foto: Agriumbria)

 

"La manifestazione continua a suscitare notevole interesse, come dimostrano le numerose richieste da parte delle aziende e l'alto livello delle collaborazioni e delle partnership messe in campo. Una delle sfide più grandi è stata la gestione dello spazio" afferma Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere, secondo cui la necessità di fare una selezione consente almeno di innalzare la qualità della Kermesse.

 

Nuovi spazi per la meccanica agricola e la selvicoltura

Tra le novità di Agriumbria 2025 c'è lo spazio "Feder-Azioni" che - situato nel padiglione 9 - è destinato alle iniziative di Federunacoma e di Federacma, rappresentanti rispettivamente i costruttori e i rivenditori di macchine agricole. Nell'area Feder-Azioni si terranno gli incontri Mech@griJobs rivolti agli studenti degli Istituti Tecnici e Agrari, e si discuterà di sicurezza sul lavoro in ambito agricolo.

 

Umbriafiere ripropone anche le novità dell'edizione 2024: il salone per la forestazione e l'area demo dedicata alle macchine per la selvicoltura che tentano di ridurre il deficit di visibilità del settore forestale nel panorama fieristico nazionale.

Questi spazi nascono per mettere in luce le aziende italiane del settore agroforestale e, tramite le dimostrazioni, mostrare agli addetti ai lavori i vantaggi derivanti dall'adozione delle nuove attrezzature, più efficienti, sicure, eco friendly e capaci di valorizzare il patrimonio forestale in modo sostenibile.

 

Nell'area Feder-Azioni di Agriumbria 2025 si terranno i Mech@griJobs di Federacma, rivolti agli studenti degli Istituti Tecnici e Agrari

Nell'area Feder-Azioni di Agriumbria 2025 si terranno i Mech@griJobs di Federacma, rivolti agli studenti degli Istituti Tecnici e Agrari

(Fonte foto: Agriumbria)

 

"La meccanizzazione agricola all'avanguardia e l'innovazione tecnologica sono importanti elementi di miglioramento per l'agricoltura e la zootecnia - commenta Ansideri. Per questo, Agriumbria è pensata anche per creare confronti tra il mondo delle imprese e quello della scienza e della ricerca, favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni".

 

Agriumbria, tra appuntamenti di zootecnia e convegni

Come ogni anno, l'edizione 2025 della Rassegna punta le luci anche sull'allevamento e sul patrimonio zootecnico nazionale. I visitatori (oltre 84mila nel 2024) potranno assistere a diverse mostre delle razze zootecniche italiane.

 

"In una fase non facile per la zootecnia, Agriumbria è l’occasione per valorizzare quanto fatto insieme all’Associazione Italiana Allevatori AIA, come la creazione del Polo delle Carni Italiane e dello spazio somministrazione" spiega Ansideri. La fiera continua a essere un'importante vetrina per le razze bovine, ma anche per le altre specie animali allevate con numeri minori.

 

Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere, a una mostra zootecnica di Agriumbria 2024

Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere, a una mostra zootecnica di Agriumbria 2024

(Fonte foto: Agriumbria)

 

Se l'offerta espositiva è ampia, il programma di incontri è altrettanto ricco: sono oltre 20 i convegni organizzati da enti ed espositori. La macchina organizzativa di Agriumbria è sostenuta anche da partner istituzionali quali la Regione Umbria e il Dipartimento di agraria dell’Università degli studi di Perugia.