Argomento di stretta attualità che interessa tanti tecnici frutticoli e tutti i coltivatori di kiwi è la diffusione, ormai endemica su tutte le principali aree di coltivazione, del cancro batterico originato dal Pseudomonas syringae actinidiae.
Come tutte le batteriosi si tratta di un fitopatogeno dal comportamento complesso, di fronte al quale molto deve essere ancora definito.
E’ importante - secondo Ilsa - coinvolgere tutti gli aspetti della tecnica colturale: dalla genetica, alle tecniche di propagazione, dalla fitoiatria, all’attenta esecuzione delle operazioni colturali, dalle tecniche di irrigazione, alle pratiche di impollinazione e di fitoregolazione.
Un accento particolare viene messo dagli gli specialisti del kiwi sulla nutrizione: l’actinidia è costituzionalmente una 'liana' cioè una pianta che risponde in modo marcato ad elevate disponibilità sia di acqua che di nutrienti, azoto in particolare.
Questa caratteristica significa anche suscettibilità agli scompensi vegetazionali che ne derivano: squilibri di asportazione tra i vari elementi, formazione di tessuti troppo 'teneri', masse fogliari con carenza di sostanza secca, generale maggiore suscettibilità a qualsiasi attacco parassitario.
E’ quindi importante, secondo Ilsa, tra le diverse azioni di tecnica agronomica, porre attenzione alle scelte in materia di nutrizione azotata: ridurre al minimo gli apporti, eliminare l’uso di concimi con azoto a rapida assimilazione, scegliere concimi che accrescano, oltre alla fertilità chimica, anche la fertilità microbiologica.
Ilsa propone Fertil, il suo concime a cessione modulata. E’ un azotato costituito unicamente da Agrogel, la gelatina idrolizzata per uso agricolo, che svolge sia funzione di nutrizione che di stimolo all’attività microbiologica nel terreno, senza nessuna perdita per lisciviazione o volatilizzazione.
La sua disponibilità permane per diverse settimane secondo le situazioni ambientali di clima e terreno, ed è efficace a dosaggi decisamente inferiori a qualsiasi concimazione chimica.
L’uso di Fertil combinato con gli interventi agronomici tesi a stimolare la fertilità microbiologica è un contributo importante per la salute delle colture: si avvantaggia l’equilibrio vegetativo e produttivo, le piante sono meno sensibili a stress e malattie, producendo meglio e di più.
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Fonte: Ilsa