Le tecniche di agricoltura conservativa rappresentano un indirizzo di crescente interesse per gli agricoltori, nella prospettiva di sviluppare una moderna agricoltura che combini l’obiettivo della massima redditività con quello del rispetto per l’ambiente.
I cantieri di lavorazione del terreno e semina sono il principale oggetto di trasformazione dell’Agricoltura Blu, ma anche le altre operazioni colturali sono da riesaminare nella logica del massimo rispetto per l’ambiente.
Per questo trovano impiego ideale nell’agricoltura conservativa i fertilizzanti stabilizzati della linea ENTEC® di K+S Nitrogen.
Sono concimi a base di azoto nitrificabile e differiscono dai concimi azotati tradizionali in quanto contengono una sostanza, il 3,4 DMPP che rallenta la trasformazione dell'azoto ammoniacale ad azoto nitrico (inibitore della nitrificazione) rendendola graduale per un periodo di 8 - 10 settimane, mediante un’azione temporanea e specifica sui batteri Nitrosomonas responsabili del primo passaggio della nitrificazione.

Nella tecnica della semina diretta su sodo i concimi non vengono interrati quindi la stabilizzazione dell’azoto diviene ancora più importante, in quanto con un graduale assorbimento da parte della coltura sono minori anche le perdite di azoto per gassificazione. Inoltre nelle condizioni del sodo sono rallentate le fasi iniziali di sviluppo della coltura, che si avvantaggia di apporti graduali e prolungati nel tempo come quelli forniti dai concimi con inibitore della nitrificazione.

Il 3,4 DMPP è una sostanza inserita nella normativa sui fertilizzanti italiana e ne sono note tutte le proprietà chimiche, tossicologiche ed ecotossicologiche che rispettano i rigidi criteri delle normative europee per le sostanze chimiche, non avendo effetti indesiderati su alcun organismo o ambiente alle dosi molto modeste che sono impiegate per indurre l’inibizione.
L’azione dell’inibitore fa sì che sia maggiormente presente nel terreno l’azoto ammoniacale che non è dilavabile anche sotto l’azione di abbondanti precipitazioni rimanendo così a disposizione della coltura, al contrario della forma nitrica che è soggetta a facile dilavamento in profondità con conseguente impatto ambientale.
L’azoto stabilizzato permette di apportare la dose d’azoto più adeguata per l’effettiva necessità e capacità di assorbimento della coltura, con minor numero di passaggi e con un calcolo corretto delle dosi così da minimizzare l’impatto ambientale limitando il rischio di dilavamento dell’azoto nitrico. Proprio per questi benefici l’impiego dei concimi ENTEC® si adatta perfettamente alle esigenze del Codice di Buona Pratica Agricola e della Direttiva Nitrati come delle tecniche conservative dell’Agricoltura Blu.

Concimazione del grano equilibrata anche con pochi passaggi

Nei cereali autunno-vernini è di fondamentale importanza “partire col piede giusto”. Non bisogna quindi rinunciare alla concimazione nelle prime fasi, sfruttando le proprietà dell’inibitore fornendo in pre-semina o fino alla terza foglia una prima frazione di azoto insieme al fosforo e, dove necessario al potassio, con ENTEC® 25-15 o ENTEC® 13-10-20.
Si avrà così perfetta radicazione e l’azoto, protetto dal dilavamento lungo i mesi invernali, sarà disponibile alla ripresa vegetativa per un accestimento ottimale.
Si potrà così distribuire ad inizio levata la restante quota di azoto, con un solo passaggio per le produzioni meno esigenti in azoto o con due frazioni dove si deve “spingere” di più, utilizzando ENTEC® 26, che apporta anche zolfo, o ENTEC® 46, ottenendo una nutrizione equilibrata senza “strappi” e al riparo da allettamenti.

Con Entec® concimazione ottimale anche per il mais

Per il mais la strategia adottata da K+S messa a punto anche per le condizioni del sodo e della minima lavorazione nelle prove pluriennali a livello nazionale, prevede la distribuzione di
ENTEC® 25-15 o di ENTEC® 13-10-20 subito prima della semina o localizzati in banda.
L’azione dell’inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP induce l’acidificazione della rizosfera: grazie a quest’effetto migliora la mobilità del fosforo, del ferro, dello zinco e di altri microelementi essenziali per il mais.
Il fosforo di ENTEC® 25-15 sostiene quindi in modo molto efficace la buona radicazione della pianta, fattore chiave su terreni limosi mantenuti ancor più freddi e umidi dai residui vegetali lasciati in superficie nel regime a sodo.
La frazione azotata è, per così dire, a due velocità: l’azoto ammoniacale stabilizzato dall’inibitore della nitrificazione e l’azoto nitrico subito disponibile all’assorbimento. Si riducono al minimo le perdite per dilavamento e gassificazione e i passaggi in campo in modo del tutto congeniale ad un percorso virtuoso qual è l’Agricoltura Blu e in modo da valorizzare al massimo gli apporti limitati dalla Direttiva Nitrati per le zone vulnerabili.
Il completamento in copertura con ENTEC® 26 o ENTEC® 46 permette di fornire azoto in modo sempre adeguato alle capacità di assorbimento del mais senza temere consistenti perdite per le piogge primaverili e con maggiore libertà di entrare in campo.

 

 

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