Il tema è stato al centro di un work shop organizzato a Mestre nell'ambito del progetto Genius Loci promosso dalla Fondazione Cuoa di Altavilla Vicentina per la promozione dell'agroalimentare di qualità.
Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Veneto, ha affermato: "Quelle che sembrano produzioni di nicchia, possono evolversi, grazie anche all'ottenimento dell'etichettatura di origine sulla pasta, oltreché dall'azione svolta contro il Ceta, trattato internazionale che prevede l'ingresso nel nostro Paese di una quantità enorme di frumento.
Il pericolo per la cerealicoltura nostrana e tutto il made in Italy non è ancora scampato nonostante la presa di posizione di oltre tremila comuni di cui più di trecento in Veneto".
I neo imprenditori hanno manifestato una certa curiosità verso il comparto, frutto anche delle nuove tendenze alimentari e di una ricerca spinta verso le sementi autoctone, inoltre, le variazioni climatiche impongono una riflessione sul potenziale alternativo di alcune colture meno esigenti dal punto di vista idrico.
"L’importanza di questa giornata - ha commentato Alex Vantini, delegato Veneto dei giovani di Coldiretti - sta nel confronto voluto dagli agricoltori under 30 di Coldiretti con la parte scientifica e tutti gli attori coinvolti. Trovando appezzamenti è fattibile introdurre queste realtà produttive che risolvono anche l'insorgenza di problemi di intolleranza al glutine, disturbo sempre più diffuso tra la popolazione".
Vantini ha dichiarato che i coltivatori di nuova generazione sono pronti con i propri fondi o con i terreni messi a disposizione dalle amministrazioni comunali (Banca della Terra) a cogliere questa sfida nell’intento di soddisfare la richiesta dei cittadini di aree verdi e di cibo sano e buono.
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Fonte: Coldiretti Veneto