Come annunciato nelle scorse settimane, il 21 settembre prossimo presso il Parco delle Biodiversità di Expo 2015, nel Teatro della Terra, si terrà l'incontro "Open meeting of Club of Bologna - Farm machinery to feed the world".

L'incontro ruoterà intorno al dibattito aperto dalla tematica centrale di Expo 2015 "Nutrire il pianeta - Energia per la vita" indagando, nello specifico, il ruolo della meccanica agricola. Chi è interessato dovrà iscriversi nel sito dell'organizzazione interna a FederUnacoma e, fino a esaurimento posti, riceverà gratuitamente il biglietto d'ingresso all'Expo.

Il tema di Expo considera il futuro andamento delle risorse alimentari del pianeta con uno sguardo orientato al mantenimento e diffusione degli elevati valori di resa produttiva toccati dalle agricolture più sviluppate, nel pieno rispetto ambientale e di salvaguardia delle risorse.
L'altro punto identificato come imprescindibile è, poi, quello di garantire alle aree meno avanzate, di produrre le risorse alimentari necessarie al proprio mantenimento.

"In entrambi i casi - spiega una rappresentanza del Club -, le macchine agricole e la meccanizzazione svolgono un indiscutibile ruolo di primaria importanza e, per tale motivo, il Club di Bologna si riunisce eccezionalmente a Milano, in seduta aperta tutti, per discutere e mettere in luce gli aspetti di sostenibilità e sicurezza delle produzioni alimentari che solo una moderna e razionale meccanizzazione consentirà di perseguire su larga scala e per tutti".

Pronta ad affrontare la sfida del nuovo millennio volta a produrre in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, la meccanizzazione agricola si ritaglia un ruolo di primo piano nella sfida globale di nutrire il mondo. E proprio su questa tematica, il Club of Bologna, nato su iniziativa di Unacoma in collaborazione con la Fao e l’Unido nel 1989 allo scopo di costituire un “think tank” altamente qualificato e volto a definire e discutere le problematiche di sviluppo del settore, ha strutturato la giornata del 21 settembre prossimo.

A tale scopo, la presenza di esperti internazionali di settore, darà rilievo alle possibilità che l’uso delle più moderne tecnologie nella meccanizzazione agricola offrono alla produzione alimentare sicura e sostenibile anche economicamente, grazie allo sviluppo di macchine semplici e adatte ai paesi emergenti.

Informatica e sensoristica sono, negli ultimi decenni, il carburante dello sviluppo di nuove tecnologie che stanno portando le macchine a trasformarsi da puri strumenti ideati per aumentare la capacità di lavoro dell’uomo, a dispositivi “intelligenti” e quindi in grado di conoscere e adattarsi alle caratteristiche del luogo in cui operano. 

Non ultimi i sistemi Gps di geolocalizzazione grazie ai quali siamo in grado di generare mappe digitali che riproducono le condizioni dei suoli e dello stato delle culture, hanno aperto la porta all'impiego di sofisticati sistemi di regolazione capaci di ottimizzare la distribuzione dei diversi input colturali compiendo un importante e fondamentale passo verso la sostenibilità delle produzioni.

L’esperienza dei paesi industrializzati, dove l'aumento del rendimento nel settore primario ha generato una crescita economica più che doppia rispetto a quella derivante dagli altri settori, insegna che lo sviluppo di una meccanizzazione appropriata può essere d'aiuto nelle aree interessate da povertà e sottonutrizione.

"Pertanto - questa la visione del Club of Bologna - all'interno delle iniziative e strategie coinvolte nella "sfida globale dell'alimentazione", lo sviluppo di tecniche di meccanizzazione avanzate e contestualizzate nei diversi panorami economici e sociali, deve essere considerato un fattore di assoluta priorità".

Club of Bologna, unico nel suo genere
Rendono innovativa e unica questa associazione, caratteristiche quali la rappresentatività su base mondiale oltre a l’eterogeneità e l’altissima qualificazione dei membri scelti fra i più prestigiosi esperti della meccanica e meccanizzazione agricola nel mondo.

Attualmente, i membri ordinari (full members) sono 97 e provengono da 37 paesi di tutte le aree geografiche.
Essi rappresentano – oltre le più note università e i più prestigiosi centri di ricerca – i costruttori di macchine agricole, le loro federazioni nazionali e sovranazionali, esperti in agricoltura e consulenti dell’industria di settore oltre a editori di riviste scientifiche specializzate.

I lavori svolti, le cui tematiche individuate dal Comitato Direttivo spaziano, tra gli altri, dalla formazione e trasferimento tecnologico, agli aspetti energetici, alla meccanizzazione per i paesi in via di sviluppo toccando aspetti etici ed economici della progettazione delle macchine agricole, trovano una sintesi nella stesura del documento “Conclusioni e Raccomandazioni” predisposto a cura dei membri ordinari per una capillare distribuzione presso i relativi governi, i rappresentanti locali della ricerca e dell’imprenditoria agricola e le diverse organizzazioni internazionali.

Ampio spazio in questi ultimi anni è stato dedicato alle innovazioni derivanti dall’applicazione dell’elettronica e delle tecnologie informatiche ai fini della sostenibilità e della sicurezza alimentare.
Lanciato nel 2012 in memoria del suo fondatore e volto a favorire ulteriore confronto e dialogo tra mondo della ricerca e i costruttori, il “Giuseppe Pellizzi Prize”, rappresenta un concorso internazionale biennale voluto dal Club of Bologna che premia le migliori recenti Tesi di Dottorato - PhD sullo sviluppo e l’innovazione nella meccanica e meccanizzazione agricola.

Questa, come altre iniziative del Club, evidenzia il forte impegno dell’industria italiana delle macchine agricole nel promuovere, in uno scenario internazionale, lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione volto alla costruzione di prodotti sicuri e con alto livello tecnologico, destinati ai sistemi agricoli intensivi ma anche a quelli ancora legati alla sicurezza alimentare e allo sviluppo rurale.