È in attività dallo scorso 11 maggio, la stazione dimostrativa promossa da Netafim in collaborazione con 20 aziende private legate all’agricoltura sostenibile, all'interno il progetto "Demofield - Agricolture of Tomorrow".

La stazione sperimentale, interna al Parco tecnologico padano di Lodi, è composta da un campo dimostrativo rappresentato da una collinetta artificiale di poco più di un ettaro, un frutteto e una serra e si collega a Expo2015 all'interno del progetto Lodi2015.
L'obiettivo ultimo è quello di proporre nuove tecniche per produrre di più con meno preservando le risorse ambientali, a partire dall’acqua.

Collina sperimentale 

"Offriamo una dimostrazione concreta di come si possa produrre cibo sano e sufficiente con un’agricoltura sostenibile" ha dichiarato Gianluca Carenzo, direttore generale del Ptp - Science Park di Lodi.

Il campo dimostrativo, parte dall’acqua per promuovere la sostenibilità attraverso l’irrigazione a goccia combinata alla fertirrigazione, permettendo lo sfruttamento di terreni difficili o fino a ora impossibili da utilizzare soprattutto per i cereali.

Campo sperimentale con irrigazione e goccia di mais, riso, sorgo e soia
 
Gocce di vita per mais, soia, riso e sorgo
La parcella sperimentale d'applicazione delle tecniche d’irrigazione a goccia sviluppate da Netafim, è alta 4 metri con una pendenza del 20 per cento, proprio per riprodurre, in una porzione della pianura padana, le situazioni di scarsità di risorse tipiche dei terreni marginali, delle aree con dislivelli o di difficile accesso all’acqua e all’energia necessaria all'alimentazione degli impianti idraulici, con cui si confrontano quotidianamente i piccoli produttori agricoli di tutto il mondo e vuole evidenziare le reali potenzialità dell’irrigazione a goccia.

Accensione inaugurale della stazione di controllo

Quella del risparmio idrico è una delle principali sfide che si prospettano per l’agricoltura di domani - ha spiegato Luca Olcese, managing director di Netafim Italia -. Le soluzioni di irrigazione a goccia che da cinquant’anni Netafim si impegna a diffondere e che rappresentano il cuore del progetto Demo Field, permettono di risparmiare fino al 40 per cento dell’acqua utilizzata in agricoltura: questo tipo di tecnologia risulta quindi una valida risposta alle sfide globali di scarsità di cibo, acqua e terre coltivabili, garantendo rese più elevate e l’ottimizzazione delle risorse”.


 
"Il 2015 - ha aggiunto Olcese - è per noi un anno importante, perché coincide con il 50esimo anniversario dell'azienda e con l’anno mondiale della sostenibilità. Abbiamo scelto di sostenere il progetto "DemoField – Agriculture of Tomorrow", per dimostrare come le soluzioni d’irrigazione a goccia possano rispondere alle sfide globali di scarsità di cibo, acqua e terre coltivabili.

Netafim è inoltre presente all’interno di Expo, presso il padiglione israeliano, con una parete verticale di dimensioni pari a 70x12 metri, coltivata per l’80 per cento con piante di riso, mais e grano irrigate a goccia con i nostri prodotti”. 

L'area è stata preparata e suddivisa in quattro spicchi destinati alla coltivazione di mais, riso, sorgo e soia e per risolvere il problema energetico ma anche per aumentare il beneficio ambientale, le pompe preposte alla distribuzione dell’acqua e dei fertilizzanti alle colture utilizzano energia solare.

I pannelli solari


L'impianto solare collegato alla pompa a bassa pressione, svincola il sistema dalla dipendenza dall'energia elettrica per tutte quelle situazioni in cui il collegamento alla rete non è possibile. In aggiunta, la presenza di un sistema di monitoraggio remoto e controllo tramite sensori facilita le gestione dell'intero sistema.

Nel Demo Field si è partiti da zero sviluppando tecnologie basate su sistemi di pompaggio alimentati dal solare, in grado di rendere disponibile l’acqua, a costi ridotti, anche in zone poco accessibili e non elettrificate" ha spiegato Franco Citron, amministratore delegato di Manni Energy

La aree del Demo Field
Oltre alla "collina dei cereali", sono parte del Demo Field anche un frutteto, rappresentato da oltre 300 piante di melo, specie che generalmente richiede molta chimica per essere coltivata, selezionate per la loro resistenza alla ticchiolatura così da poter ridurre anche a meno della metà il numero di trattamenti.

"Le varietà di mela e fragola individuate dal Consorzio italiano vivaisti, vantano una naturale resistenza e tolleranza alle più note malattie fungine che affliggono le colture - ha spiegato Marica Soattin, general manager Civ.
Con le varietà di mele ticchiolatura resistenti e quelle tolleranti alle infezioni fungine per le fragole, proponiamo una gamma varietale che associa produttività, gusto e rispetto per l’ambiente”.

Infine, nella serra di 500 metri quadrati trovano spazio pomodori fragole coltivate fuori suolo. Un sistema che consente di risparmiare acqua, terra e chimica raggiungendo produzioni anche superiori a quelle tradizionali.

La serra con piante di fragole a destra e pomodori a sinistra

"Grazie alla combinazione della migliore genetica con strumenti innovativi per la gestione delle colture sia in pieno campo sia in ambiente protetto - ha affermato Francesco Scrano, head of customer marketing di Syngenta Italia - il nostro contributo alle varie piattaforme produttive e tecnologiche, spazia dalla coltivazione del mais e del sorgo a quella del pomodoro da industria e da consumo fresco, alla protezione del frutteto e al sostegno alla biodiversità con l’iniziativa Operation Pollinator.

Qui le iniziative interne al progetto Demo Field.

L'elenco completo dei partner del Demo Field

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