In particolare, la società fondata in Israele nel 1965 si è concentrata nello studio e nella sperimentazione delle tecniche irrigue più efficienti per il mais, una delle colture a più alto rendimento energetico.
In tale contesto, Netafim Italia ha avviato progetti di collaborazione scientifica con l’Università di Milano e l’Istituto S.Anna di Pisa e, dal 2013 è in essere una collaborazione con le maggiori aziende mondiali nel campo delle sementi, degli agrofarmaci e dei fertilizzanti presenti sul territorio nazionale finalizzata alla sperimentazione in campo.
Scendendo nel dettaglio, se nel 2013 i campi e le applicazioni dimostrative avevano fornito dati ufficiali estremamente significativi, quali incrementi di produzione dal 20 al 40 per cento a ettaro e un picco produttivo di oltre 200 quintali ettaro, nel 2014 l’irrigazione a goccia e la fertirrigazione hanno fatto la differenza.
Inoltre, nelle superfici irrigate a goccia la lisciviazione dell’azoto è risultata inferiore del 78 per cento rispetto ad altri sistemi irrigui e le produzioni si sono confermate superiori ai 200 quintali per ettaro.
Pertanto, a conti fatti e nonostante l’andamento dei prezzi del mais a livello mondiale, l’investimento in un impianto di irrigazione a goccia che consente incrementi qualitativi e quantitativi della produzione affiancato da un concreto miglioramento nella conduzione lavorativa per chi gestisce l’impianto, risulta vantaggioso e sostenibile.
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Fonte: Netafim