L'agricoltura è un'antica attività produttiva che ha permesso lo sviluppo della nostra società attraverso un lento processo evolutivo. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un grande salto evolutivo forgiato da nuove scoperte scientifiche e dal conseguente sviluppo tecnologico. Ne è emblema l'agricoltura di precisione, uno dei progressi tecnico scientifici tra i più recenti in questo settore.
Esso consiste nell'uso delle più recenti tecnologie per controllare il benessere delle piante e delle condizioni ambientali di crescita in tempo reale, allo scopo di essere di supporto alle decisioni dell'agricoltore per produrre nel rispetto della qualità alimentare e della sostenibilità superando l'incertezza dovuta alle condizioni ambientali che normalmente, in agricoltura, creano incertezza tecnologica.

La crescente popolarità tra gli agricoltori e la richiesta di un mercato moderno attento all'agricoltura sostenibile ha creato il bisogno per una nuova "professionalizzazione" che preveda la contemporanea conoscenza agricola (processi produttivi e trasformazione) e nel digitale ingegneristico (che prende il nome di IoT, ossia Internet of Things). Si tratta pertanto di un bisogno formativo di cui le università europee dovranno farsi carico.

Su questa base nasce il nuovo master per laureati dal nome Terratech con l'auspicio e la supervisione del programma Erasmus+ della Commissione Europea. Il progetto Terratech coinvolge sei atenei, cinque pmi, un centro di ricerca e due associazioni agricole/aziende agricole in dieci paesi europei.


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Il master nel dettaglio

Gli studenti svolgeranno corsi certificati dalle università relativi al settore agricolo e di IoT attraverso programmi didattici individuali al fine di ottenere adeguate competenze per il settore agrofood "smart/precision agriculture".
Il curriculum è fortemente innovativo per il mercato odierno della formazione perché è internazionale, si basa su metodi interattivi, è in partnership con associazioni agricole e imprese ingegneristiche in grado di contribuire a creare carriere interdisciplinari ed esperienziali. Competenze, queste, necessarie a rispondere alla domanda di mercato.

Il master dura otto mesi, più un mese di esperienza presso uno dei partner industriali. Durante il corso, due periodi di mobilità permetteranno a studenti e docenti di visitare le sedi per progettare e realizzare i laboratori su scala reale che per gli studenti saranno concrete esperienze "su carta".

Gli studenti al termine del corso saranno pronti all'uso delle nuove tecnologie. Qualche esempio, uso e sviluppo di sensori, strumenti di analisi dei dati, tecnologie geografiche, gestione delle reti attraverso IoT, comunicazioni digitali (M2M). Queste tecnologie saranno applicate a campi pilota per monitorare gli elementi strutturali e funzionali dell'ecosistema (colture, clima, suolo, parassiti, ecc ecc) per implementare le moderne misure agronomiche di agricoltura di precisione (diagnosi e gestione dell'irrigazione, fertilizzazioni, uso degli agrochimici, stadi colturali, ecc), di agrorobotica, di mitigazione dei rischi.

Si formeranno quindi nuovi professionisti che sapranno usare le moderne tecnologie con l'ambizione di ideare nuovi metodi e strumenti di processo, idee e applicazioni per start up dell'agribusiness fruibili dalle industrie e dagli agricoltori.

Il progetto Terratech è coordinato dall'Università di Porto, l'Università di Debrecen (Ungheria), l'Università di Pompeu Fabra (Spagna), l'International Hellenic University (Greece), la Vidzeme University of Applied Sciences (Lettonia) e l'Università Cattolica del Sacro Cuore (Italia).
Gli altri partner sono le pmi (Cerca Trova Ltd - Bulgaria, ECQA GmbH - Austria, Evolutionary Archetypes Consulting SL - Spagna, AgriWatch - Paesi Bassi, Agroop Lda - Portogallo), il Centro di Ricerca Mediterraneo Ellenico (Mediterranean Agronomic Institute of Chania - Grecia), la cooperativa agricola Fédération Régionale des Cuma de l'Ouest (Francia) e l'azienda agricola Ktima Filippou-Schoinoplokakis (Grecia).

Per maggiori informazioni
Per l'Italia, per maggiori informazioni contattare Nicoleta Suciu dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona.

A cura di Ettore Capri