Ogni agricoltore sa quanto sia importante monitorare l'andamento meteo per poter pianificare le attività in campo. C'è chi si affida a servizi pubblici, chi a quelli privati, chi ancora ha sul proprio terreno una, se non più, centraline meteo per rilevare forza e direzione del vento, quantità di pioggia caduta, temperatura e così via. Le centraline meteo tradizionali hanno però l'inconveniente di non essere sempre affidabili al 100%.

L'anemometro ad esempio è costituito da uno strumento in plastica che ruota e con il tempo può deteriorarsi sfalsando i dati. Così come l'idrometro può essere non sempre affidabile. "Sono metodi di misurazione inventati nel '600 che da allora non sono cambiati. Con le nostre centraline abbiamo risolto questo genere di problemi", racconta ad AgroNotizie Alex Kubicek, ceo di Understory, una startup statunitense presente al World Agri-Tech Innovation Summit di Londra (di cui AgroNotizie è partner).

Partiamo dal principio, perché avete scelto Understory (in italiano 'sotto la storia') per questa società?
"Perché volevamo raccontare quello che accade sotto le nuvole. Per questo abbiamo sviluppato delle innovative centraline meteo e degli algoritmi per fare previsioni meteo accurate e calcolare i danni che un temporale può apportare alle colture".

Quando ha deciso di lanciare Understory?
"Tutto è iniziato durante il mio dottorato all'università, quando ho approfondito il tema della microfisica delle nuvole e ho sviluppato degli algoritmi per predire la formazione e il percorso dei tornado in modo da allertare la popolazione civile. I modelli previsionali funzionavano bene, ma mi sono accordo che il vero problema era l'assenza di informazioni puntuali al suolo".

Le centraline meteo, insomma....
"La maggior parte delle informazioni ci arrivano dai satelliti, che possono dare una visione di insieme, ma da cinquanta chilometri di altezza non ci possono dire con esattezza quali sono le condizioni al suolo. E anche le centraline meteo utilizzano una tecnologia vecchia e poco affidabile".

Da qui la decisione di sviluppare delle innovative centraline?
"Come si può vedere dalla foto i nostri strumenti non hanno parti in movimento. C'è sostanzialmente solo una sfera all'interno della quale sono posti dei sensori che raccolgono informazioni su temperatura dell'aria, pressione atmosferica, forza del vento, precipitazioni, umidità relativa ed evotraspirazione".

Sono accurate?
"L'accuratezza è elevatissima, siamo al 99% anche dopo molto tempo dall'installazione. Non richiedono manutenzione, né una fonte di energia e possono monitorare le condizioni di mille ettari di suolo".

Centralina meteo
(Fonte foto: Understory)

L'Italia però ha un profilo pedoclimatico molto diversificato rispetto agli Stati Uniti, in mille ettari si possono avere nevicate e cieli sereni...
"I nostri modelli di analisi sono molto accurati e certo, se il territorio è poco omogeneo bisogna aumentare il numero di centraline, ma non più di una per 500 ettari".

Siete già presenti in Europa?
"Non ancora, ma speriamo di arrivare presto. Per ora siamo negli Usa con 500 centraline e in Sud America con un altro centinaio".

Quali servizi offrite?
"Lavoriamo in diversi settori. Nel comparto delle assicurazioni siamo in grado di valutare i danni causati da un evento atmosferico ad un edificio. In ambito agricolo offriamo invece previsioni meteo accurate e supporto alle decisioni agronomiche, come ad esempio nel campo dell'irrigazione".

L'agricoltore che si affida a voi deve comprare una centralina?
"No, paga un abbonamento e può accedere ai nostri servizi di previsione meteorologica e di supporto alle decisioni agronomiche. Se è in un'area già coperta da una nostra centralina bene, altrimenti ne installiamo una a nostre sperse".

Understory ha ricevuto un investimento da parte di Monsanto, che però nel 2013 ha acquistato The Climate Corporation, compagnia che fa sostanzialmente il vostro stesso lavoro: previsioni meteo. Come mai questa duplicazione?
"Lavoriamo nello stesso settore, ma non facciamo la stessa cosa. Noi forniamo previsioni iper-locali. Credo che gli elementi di sinergia tra di noi siano molto più ampi delle sovrapposizioni".

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