“La reintroduzione di una tassa sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali non è stata discussa in Consiglio dei ministri. Quindi altre letture o altre interpretazioni non possono che essere frutto di un errore. Né io né il mio partito potremo consentire che un settore strategico come quello agricolo venga penalizzato nuovamente dopo la battaglia che, insieme a tutti gli agricoltori e alle loro associazioni di riferimento, abbiamo sostenuto in questi mesi. Ribadisco che si tratterebbe di una tassa  doppiamente ingiusta che peserebbe sui terreni che sono i veri mezzi di produzioni degli agricoltori”.
Così il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in merito alle voci circolate nelle ultime ore sulla possibile reintroduzione dell'imposta su terreni e beni strumentali nel 2014, attraverso la legge di stabilità.

Il chiarimento del ministro "è coerente con l’impegno assunto dal governo per abolire definitivamente l’Imu per i terreni ed i fabbricati strumentali all’attività agricola", fa sapere Coldiretti nel sottolineare chenon è neanche immaginabile un passo indietro che mina la credibilità delle Istituzioni e mette a rischio un intero sistema produttivo, con una tassa profondamente ingiusta”. Siamo certi che il governo manterrà la parola data con la firma del ministro De Girolamo sul “patto per l’agricoltura” davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti lo scorso 4 luglio.

“L’Imu sui terreni ed i fabbricati rurali è inammissibile perché, come abbiamo sempre sostenuto, colpisce i beni produttivi, pesantemente, proprio nel momento in cui le imprese cercano di impostare politiche di rilancio produttivo e di rafforzamento dell’export. Bene dunque la conferma della cancellazione della prima rata”. È il commento di Agrinsieme, coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane  in relazione alla legge che abolisce la prima rata dell’Imu, approvata definitivamente dal Senato.