In occasione dell’Assemblea generale dell’Onu, Michelle Obama ha condotto le mogli di capi di stato e di governo impegnati nell’incontro nell’azienda agricola biologica della famiglia Rockfeller nello stato di New York con loro un gruppo di studenti. L'azienda comprende anche un supermercato e un ristorante, il Blue Hill, il gruppo ha visitato l'orto e il pollaio

"Come molti italiani che hanno speso tre miliardi in un anno per acquistare prodotti a chilometri zero direttamente dal contadino, anche la first lady Michelle Obama ha scelto di offrire a 39 first ladies, presenti a New York per l’assemblea generale dell'Onu un pranzo in fattoria preceduta da una breve visita per esaminare in campo i prodotti portati a tavola". 

Lo sottolinea la Coldiretti plaudendo all’impegno della first lady statunitense a favore del cibo a chilometri zero che non deve subire lunghi trasporti con mezzi inquinanti.  

Una decisione in linea con l’inaugurazione del mercato degli agricoltori (farmers market) a due passi dalla Casa Bianca dove è stato anche realizzato un orto biologico con l'obiettivo dichiarato della first lady di educare i ragazzi al consumo di cibi sani, come la frutta e verdura locale del territorio. 

"E proprio dall’orto presidenziale – riferisce la Coldiretti - sono stati raccolti i pomodori offerti per pranzo insieme verdure utilizzate per la ratatouille 'serviti' agli ospiti da Michelle Obama allo Stone Barns Center, azienda agricola no-profit a poche decine di chilometri a nord di New York utilizzata anche come fattoria didattica per l’educazione dei più giovani alla campagna e alla sana alimentazione sul piano ambientale si stima - sottolinea la Coldiretti - che ogni pasto percorre in media quasi duemila chilometri con aerei, navi o camion, ma consumando prodotti locali, di stagione e a chilometri zero e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere le emissioni di gas serra fino a mille chili di anidride carbonica l'anno".