Veronafiere diventa il fulcro del dibattito sull'acquacoltura del Mediterraneo. Giovedì 22 e venerdì 23 ottobre va in scena la prima edizione di Acquacoltura Med, la manifestazione dedicata all'allevamento ittico e alla filiera dell’itticoltura, dalla produzione di avannotti fino alla commercializzazione del pesce al consumo.
Pienamente inserita nell'offerta espositiva di Veronafiere dedicata al settore primario, che vede nel polo fieristico veronese il principale attore a livello italiano e fra i primi in Europa nel comparto agroalimentare, Acquacoltura Med è non solo una manifestazione di prodotto, ma anche una conferenza internazionale rivolta a tutti gli operatori dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
‘Con Acquacoltura Med’, afferma il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, ‘vogliamo coniugare gli aspetti produttivi e scientifici con quelli territoriali di un settore che vede l’Italia leader per tecniche e tecnologie di allevamento di pesci e molluschi, sia in termini di volume (quasi 250mila tonnellate) e di valore (oltre 600 milioni di euro). E l’obiettivo è quello di creare reti, scambi di idee e di esperienze, unendo uomini ed attività, scienza ed imprenditoria, produttività e crescita culturale, collaborazione internazionale e opportunità di sviluppo per l’acquacoltura e la filiera ittica’.
La parola d’ordine è ‘internazionalizzazione’. Con uno sguardo rivolto al Mediterraneo. Paese ospite di Acquacoltura Med sarà la Tunisia, che fra i Paesi del Maghreb è fra i più dinamici (si veda focus sul sito www.acquacoltura.info), tanto che è riuscito in pochi anni a ribaltare i valori di import-export.
La Tunisia, peraltro, in un’ottica di ospitalità intercontinentale di Acquacoltura Med, sarà la sede della prossima ‘Expo-Conference’ del 2010.
Sotto la lente di un pool di esperti provenienti da numerosi Paesi del Mediterraneo, ad Acquacoltura Med si parlerà di allevamento ittico, di tecniche del futuro, ma anche di patologie, di conservazione del pesce, di aspetti legati alla competitività delle aziende produttrici, di sostenibilità ambientale, fino al segmento della commercializzazione e del consumo. Senza dimenticare la produzione biologica, solo recentemente codificata, ma a livello produttivo in forte espansione; o gli aspetti di partenariato internazionale, con i progetti promossi dall'Unione europea, che saranno illustrati da Stamatios Varsamos, funzionario scientifico della Commissione europea nel Direttorato generale per le ricerche tecnologiche e lo sviluppo.