Somministrare fertilizzanti nelle giuste quantità può non bastare ai fini della corretta nutrizione delle piante. In alcuni casi possono infatti verificarsi fenomeni di insolubilizzazione degli elementi nutritivi forniti al terreno, riducendo drasticamente la quota disponibile per le colture. Ciò abbatte l'efficienza delle pratiche nutrizionali, aumentandone i costi e gli sprechi


Esposti a questi fenomeni sono in special modo fosforo e microelementi, i quali vanno quindi somministrati al suolo avendo cura che restino nella piena disponibilità degli apparati radicali delle piante coltivate.

 

 

Linea Calfon: i fertilizzanti tutto in uno

I prodotti della Linea Calfon di Greenhas sono concimi idrosolubili a reazione acida il cui uso tramite fertirrigazione consente di sostenere al meglio le piante durante l'intero ciclo colturale. Grazie al loro basso valore di pH (3 ± 0,5) questi fertilizzanti migliorano la disponibilità degli elementi nutritivi, soddisfacendo in tal modo le esigenze nutrizionali delle colture soprattutto quanto a fosforo e microelementi.

 

Inoltre, minimizzano gli eventuali fenomeni di insolubilizzazione e di precipitazione che possono instaurarsi successivamente alla somministrazione dei prodotti. 
Infine, la reazione acida dei formulati riduce anche la presenza di bicarbonati nelle acque utilizzate negli impianti di fertirrigazione, migliorandone quindi efficienza e funzionalità grazie all'eliminazione dei depositi ostruttivi che di norma si creano a causa proprio della precipitazione dei bicarbonati. L'uso continuativo dei prodotti della Linea Calfon permette infatti di ridurre la presenza di bicarbonati fra i 50 e gli 80 milligrammi per litro a seconda del formulato impiegato. 


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Carenze di calcio: come prevenirle e correggerle

Caratteristica comune dei diversi concimi che compongono la Linea Calfon è la presenza di un elevato contenuto in calcio, elemento fondamentale per la quantità e la qualità del raccolto. Questo mesoelemento influisce infatti positivamente sulla consistenza dei tessuti vegetali, concorrendo a migliorare sensibilmente il peso, il colore e la conservabilità dei frutti. 


Bilanciato appare anche il rapporto tra calcio e fosforo, elementi che possono realizzare fra loro utili sinergie nel sostegno del metabolismo vegeto-produttivo delle colture. A completare poi il profilo dei prodotti concorre la presenza di microelementi, utili a evitare o a correggere eventuali carenze di boro e molibdeno, presenti in forma idrosolubile, nonché di ferro, manganese e zinco, chelati con EDTA.

 

Tre assi nelle mani degli agricoltori

Tre sono i fertilizzanti della Linea Calfon. Il primo, Calfon Bloom (NPK 13-35-5 + 8CaO + micro), si applica durante le prime fasi del ciclo vegetativo sino alla fase di fioritura. Il suo elevato apporto di fosforo sostiene al meglio i processi fisiologici alla base della fertilità fiorale e della successiva allegagione, contribuendo al contempo a massimizzare lo sviluppo radicale a tutto vantaggio della successiva capacità delle piante di assorbire acqua e nutrienti dal terreno. 


Calfon (NPK 14-11-22 + 8CaO + micro) è a invece la soluzione flessibile che può trovare impiego lungo tutto il ciclo colturale, dal primo sviluppo vegetativo sino alla fase di maturazione dei frutti. 


A chiudere il programma di nutrizione basato sulla Linea Calfon interviene Calfon Fruit (NPK 10-18-27 + 6CaO + micro), il cui alto contenuto in potassio permette alle piante di migliorare le caratteristiche dei frutti, anche dal punto di vista della colorazione.

 

Dosi e modalità di impiego

Flessibili quanto a modalità di utilizzo, i prodotti della Linea Calfon possono essere somministrati sia per fertirrigazione, sia tramite applicazioni fogliari. In frutticoltura e viticoltura, come pure in orticoltura in pieno campo e su colture industriali, le dosi spaziano da 3 a 5 kg/ha per aspersione fogliare, mentre tramite fertirrigazione le dosi vanno da 25 a 40 kg/ha su vite e fruttiferi e da 25 a 50 kg/ha su orticole a pieno campo e colture industriali. 


Le applicazioni in serra su colture orticole prevedono invece dosi di 150-350 g/Hl per aspersione fogliare e di 2,5 - 10 kg/1.000mq per fertirrigazione. Leggermente inferiori le dosi per le colture floricole, con 150 - 250 g/Hl per applicazioni fogliari e 2,5 - 10 kg/1.000mq per fertirrigazione. 


Quale accorgimento utile da adottare in caso di terreni sabbiosi, è bene frazionare in più interventi le dosi sopra riportate.