Perdere una quota d'azoto quando si concima si mette sempre in conto conoscendo quest'elemento che, sotto diverse forme, è soggetto sia a lisciviazione nel terreno, sia a volatilizzazione nell'atmosfera. C'è solo da rassegnarsi. 
Ma se questa quota di azoto perso si potesse ridurre al minimo?


Questo è l'intento di Agrisystem la quale, avvalendosi delle tecnologie Vibelsol® e Limus® messe a punto da BASF, ha creato la linea di fertilizzanti inibiti i-Tech in grado di proteggere l'azoto e mantenerlo disponibile per le piante più a lungo.

 

Vibelsol® è un inibitore della nitrificazione (3,4 dimetilpirazolofosfato) che ritarda la conversione dell'azoto ammoniacale ad azoto nitrico inibendo l'attività dell'enzima dei batteri Nitrosomonas per circa 4-10 settimane. In più, durante questo periodo, Vibelsol® protegge l'azoto dalle perdite dovute alla lisciviazione dei nitrati e alle emissioni in atmosfera di ossido di azoto (N2O).
I concimi con azoto stabilizzato dall'inibitore della nitrificazione Vibelsol® che fanno parte della linea i-Tech sono sia minerali che organo-minerali che idrosolubili per la fertirrigazione.

 

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(Fonte: Agrisystem)


Limus® invece è un inibitore dell'ureasi (NBPT + NPPT), ciò significa che protegge l'urea dalla reazione che la trasforma in ammoniaca operata appunto degli enzimi ureasi, facendo diminuire quindi le perdite di azoto per volatilizzazione
L'ureasi è un enzima extracellulare prodotto da piante, funghi e microrganismi e arriva nel terreno o quando viene da loro secreto o quando questi muoiono e si decompongono. Questi diversi organismi producono enzimi ureasi leggermente diversi tra di loro. In ogni caso, l'ureasi ha un sito attivo dove l'urea si lega e viene idrolizzarla in ammoniaca (NH3) e anidride carbonica (CO2). Quando l'ammoniaca e l'anidride carbonica lasciano il sito attivo, l'enzima ureasi è disponibile per idrolizzare un'altra molecola di urea.
Quello che distingue Limus® dagli altri inibitori dell'ureasi è la combinazione di due principi attivi (NBPT e NPPT) che si legano a forme differenti di ureasi presenti nel terreno, rendendolo molto più efficace degli inibitori con il solo NBPT.

 

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(Fonte: Agrisystem)

 

Con i fertilizzanti della linea i-Tech si ottengono quindi minime perdite di azoto e massimo guadagno per tutti: ci guadagnano le piante che avranno una maggiore quantità di azoto a loro disposizione per un periodo di tempo più lungo; ci guadagna l'agricoltore il quale nutre le sue colture più efficientemente e avrà quindi maggiori rese e migliore qualità del raccolto risparmiando sulla quantità di fertilizzante azotato da distribuire e sul numero di operazioni in campo da effettuare; ci guadagna l'ambiente, perché si riduce la quantità di azoto che si disperderà sia nell'atmosfera sotto forma di gas serra, sia, percolando, nelle falde acquifere.