La primavera in corso si sta mostrando in linea con i mesi precedenti quanto a piogge, salvo flagellare alcune specifiche aree geografiche con veri e propri nubifragi.
Se al Centro e al Sud le precipitazioni sono comunque giunte a sostenere le colture in corso, come per esempio i cereali a paglia, al Nord il debito pluviometrico si sta invece mostrando sempre più preoccupante nonostante le precipitazioni occorse nell'ultima decade di aprile. Le medie stagionali della Pianura padana si stanno mostrando infatti sempre più lontane da quelle storiche degli ultimi decenni.
In una primavera avara di piogge si possono verificare due fenomeni che, sommati, possono complicare lo sviluppo del mais. Da un lato aumenta la scalarità di nascita delle malerbe, ampliando la finestra temporale in cui le si deve controllare. Dall'altro, gli erbicidi di pre emergenza possono cedere a lungo andare, venendo a mancare il cosiddetto richiamo delle sostanze attive dovuto appunto alle piogge.
Per tali ragioni diviene strategico poter contare anche sui più opportuni diserbanti di post emergenza, al fine di risolvere ogni problema eventualmente sorto dopo la germinazione della coltura.
Syngenta per il post emergenza del mais
Da sempre punto di riferimento nei diserbi del mais, Syngenta prosegue nel rinnovamento delle proprie linee di prodotto migliorando le formulazioni per ottenere sempre il massimo risultato. Due sono le principali soluzioni che si propongono oggi quali protagoniste nei diserbi di post emergenza del mais: Ghibli TM ed Elumis.
Un vento nuovo nei campi di mais
Ghibli TM è frutto della continua evoluzione della linea nicosulfuron della Casa di Basilea, confermatosi pilastro irrinunciabile in tale segmento tecnico. Proposto in formulazione liquida OD, dispersione oleosa, Ghibli TM inibisce nelle malerbe la sintesi dell'enzima acetolattatosintetasi (ALS), impendendo in tal modo la produzione di amminoacidi. Ciò blocca la divisione cellulare a livello meristematico, arrestando velocemente lo sviluppo delle infestanti. Inoltre, grazie alla sua particolare formulazione, Ghibli TM non necessita di bagnante e viene assorbito rapidamente per via fogliare.
Dotato di un ampio spettro d'azione, Ghibli TM controlla in primis la sorghetta, da seme e da rizoma, malerba chiave nel mais. A questa si aggiungono le principali graminacee e dicotiledoni che infestano la coltura. Fra le graminacee Ghibli TM controlla infatti anche Avena, Alopecurus myosuroides, Echinochloa crus-galli, Lolium spp. e Setaria spp. Fra le dicotiledoni ricadono invece Amaranti, Bidens, Capsella bursa-pastoris, Diplotaxis erucoides, camomilla, poligonacee, crucifere e Portulaca.
Le dosi e le tempistiche di impiego di Ghibli TM variano a seconda della strategia prescelta e dal livello di sviluppo delle infestanti. Su graminacee il momento ideale cade quando esse si trovano fra le due foglie vere e l'inizio dell'accestimento. Fra le due e le quattro foglie è invece il corretto timing per le dicotiledoni. Infine, per la sorghetta da rizoma è indispensabile intervenire quando le piante si trovino fra i 10 e i 20 centimetri di altezza.
Circa le dosi, esse sono di 1-1,5 litri per ettaro, in caso di unico passaggio, scegliendo la dose maggiore a fronte di forti infestazioni di sorghetta da seme o con le malerbe più sviluppate. In alternativa, è possibile impiegare Ghibli TM in modo frazionato 1 litri/ettaro + 0,5 litri/ettaro a sette giorni di distanza in caso di forte scalarità delle infestanti.
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Elumis: due soluzioni in una
Un graminicida standard di riferimento, come nicosulfuron, unito a un dicotiledonicida efficace anche contro le malerbe più ostiche da controllare, come mesotrione. Questa la carta di identità di Elumis, erbicida a due vie formulato anch'esso come dispersione oleosa e contenente le due sostanze attive rispettivamente a 30 e 75 grammi per litro. Elumis è quindi il prodotto ideale in caso di infestazione mista, soprattutto a prevalenza di Solanum nigrum e Abutilon theophrasti, altre infestanti chiave del mais.
Quanto a tempistiche e dosi di impiego, Elumis ricalca le medesime finestre applicative viste per Ghibli TM e può essere dosato fra 1-2 litri/ettaro, con la maggior parte dei casi che prevedono la dose intermedia di 1,5 litri/ettaro. I due estremi vanno adottati quando si abbiano da fronteggiare infestazioni prevalenti di dicotiledoni, il primo, o in presenza di graminacee sviluppate e sorghetta da rizoma, il secondo.
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Linea Azotobacter: non solo diserbi
Prendersi cura del mais non implica limitarsi a liberarlo dalle malerbe, bensì può includere anche soluzioni innovative e sostenibili che permettano alla coltura di esprimere al meglio la propria genetica. In tal senso Syngenta ha sviluppato la linea di prodotti a base di Azotobacter salinestris, ceppo CECT9690. Trattasi di batteri che una volta insediatisi all'interno dei tessuti della coltura catturano azoto dalla fase gassosa e lo rendono immediatamente disponibile per la coltura.
Ciò permette al mais di contare su apporti supplettivi di azoto, in aggiunta a quelli forniti tramite i fertilizzanti convenzionali. Il tutto si traduce in un risparmio per l'agricoltore e un vantaggio sia per la coltura, sia per l'ambiente. L'impiego di Azotobacter salinestris consente infatti una riduzione delle unità di azoto di 50-60 unità a parità di beneficio nutrizionale.
Per la propria somministrazione i prodotti della Gamma Azotobacter di Syngenta non necessitano di interventi aggiuntivi in campo, poiché possono essere applicati in miscela sia con Elumis sia con Ghibli TM. Ciò permette ai batteri di colonizzare velocemente le piante di mais proprio nel momento in cui la loro velocità di sviluppo e i fabbisogni di azoto dei tessuti vegetali sono maggiori.
Inoltre, il ceppo CECT9690 di Azotobacter salinestris permane metabolicamente attivo per circa 60 giorni, sostenendo progressivamente la coltura in tale lasso temporale.
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Fonte: Syngenta Italia