Il mais, come molte altre colture, è soggetto all'attacco da parte di insetti terricoli in grado di arrecare gravi danni ai semi, alle radici o alle giovani piantine e possono portare anche alla morte della coltura. Si tratta principalmente di elateridi, nottue terricole e diabrotica: le larve di tutti questi insetti si nutrono delle giovani piantine.
Quando il mais è coltivato in monocoltura, i danni dovuti a questi insetti possono presentare un livello di rischio molto elevato che rende necessari trattamenti alla semina con un insetticida in granuli localizzato lungo le file.
Con questo obiettivo Adama propone il geoinsetticida Schermo 0.5 G per gestire in modo preventivo i fitofagi terricoli del mais.
Schermo 0.5 G: l'efficacia contenuta in granuli regolari, stabili e resistenti
Si tratta di un geoinsetticida piretroide inserito nei principali disciplinari di produzione integrata e registrato sia per il mais che per il mais dolce. È efficace contro gli insetti terricoli del mais pericolosi dopo la semina, in particolare Agriotes sp., Agrotis sp., Diabrotica sp., Hylemya sp., Scutigerella immaculata e Tipula sp..
Agisce in 3 modi diversi sugli insetti target: direttamente per contatto e ingestione, ma anche per repellenza quando in fase di vapore. In questo modo il prodotto controlla gli insetti terricoli che vengono in contatto o si nutrono dei granuli presenti accanto ai semi di mais nel terreno, ma anche quelli insetti che raggiungono le porzioni di terreno limitrofe ai granuli.
La formulazione in granuli di Schermo 0.5 G è particolarmente vantaggiosa. I granuli sono regolari, stabili e resistenti, e con queste caratteristiche si riducono i rischi di polvere o eventuali inceppamenti nella seminatrice.
Schermo 0.5 G è composto per lo 0,5% da teflutrin (5 grammi al chilogrammo) ed è impiegabile alla dose di 12-15 chilogrammi ad ettaro per un solo trattamento a ciclo vegetativo. Visto che viene applicato alla semina non richiede nessun intervallo di sicurezza.
Lamdex Extra per i fitofagi della parte aerea del mais
Quando il mais è coltivato in monocoltura, aumentano anche i rischi di danni da piralide, diabrotica, nottue e afidi sulle piante di mais ormai cresciute. Oltre alle ripercussioni negative sulla resa può essere danneggiata anche la salubrità del cereale. In particolare, i danni provocati dalla piralide possono agevolare l'ingresso di funghi capaci di produrre micotossine, nocive per l'uomo e il bestiame.
In questi casi Adama consiglia l'impiego di un insetticida fogliare, Lamdex Extra.
Questo insetticida controlla bene tutti i maggiori fitofagi della parte aerea del mais ed è autorizzato sia su mais che su mais dolce. Ha una elevata efficacia e un ampio spettro d'azione, un rapido potere abbattente e una lunga protezione; inoltre, non lascia residui rilevabili alla raccolta. Agisce per contatto e per ingestione ed è importante assicurare una uniforme copertura della vegetazione da proteggere e favorire il contatto del prodotto con i parassiti.
Lamdex Extra va impiegato alla prima comparsa degli insetti da controllare, poco prima dell'epoca di fioritura, con attrezzature specifiche (trampoli semoventi), in grado di trattare colture di altezza elevata. Contro la piralide è preferibile intervenire sulla seconda generazione, che è la più pericolosa.
La dose di impiego varia a seconda dell'insetto target:
- per piralide e diabrotica tra 560 e 1000 grammi ad ettaro (massimo 1-2 applicazioni);
- per afidi, lema, tripidi, cecidonia e idrellia tra 420 e 800 grammi ad ettaro (massimo 1-2 applicazioni);
- per nottue tra 400 e 500 grammi ad ettaro (massimo 1 applicazione).
L'intervallo di sicurezza è di 7 giorni.
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Fonte: Adama