Ambientazione gardesana per una tavola rotonda incentrata sulla viticoltura.
Venerdì 16 giugno Syngenta ha raccolto nella preziosa cornice dell’Antico Casale dei 3 Camini, a Costermano (VR), tecnici ed enti ufficiali per affrontare le problematiche legate ai marciumi secondari del grappolo e delle nuove possibili applicazioni di Switch come soluzione tecnica.
I lavori sono stati aperti da Franco Casola, R&D Manager Syngenta, e sono proseguiti con gli interventi di Gian Paolo Sancassani, Serv. Fito. Reg. Veneto, Annamaria Vercesi, Università di Milano e Luca Serrati, Tech. Crop. Manager Syngenta. Infine, Luca Veronesi e Adriano Politi di Syngenta hanno condotto un’esercitazione sensoriale conclusiva per affinare l’individuazione degli odori sgradevoli indotti proprio dai marciumi secondari.

:: Gian Paolo Sancassani ha dapprima fornito una panoramica delle strategia attuali di lotta antibotritica in viticoltura. In area veronese convivono varietà con epoche di maturazione estremamente differenti, cosa che obbliga ad indicazioni d’intervento specifiche e diluite nel tempo. In questo specifico periodo ci troviamo per lo più nella fase cosiddetta “B” (pre-chiusura grappolo). Ad essa seguiranno poi altre due fasi critiche per la Botrite: la C (invaiatura) e la D (pre-raccolta). Sancassani ha sottolineato infine come anche la suscettibilità varietale concorra in modo significativo al successo del programma di difesa e debba quindi essere tenuta in considerazione al momento della scelta dei prodotti da impiegare.
:: Molto approfondita e tecnica la disamina scientifica di Annamaria Vercesi: la micoflora del grappolo è rappresentata da batteri, funghi e attinomiceti (Cladosporium, Aspergillus, Alternaria, Candida, Acetobacter, Streptomyces), i quali producono anche sostanze simili agli antibiotici. Numerose sono le interazioni tra le diverse comunità microbiologiche, come dimostrano in vitro gli aloni di inibizione prodotti dalle tossine degli attinomiceti ai danni dei batteri. Le risorse nutrizionali e i parametri climatici influenzano inoltre gli equilibri tra le popolazioni. Sul grappolo, infine, variano nel tempo le composizioni di sostanze disponibili per questi microorganismi: in fioritura vi sono molti zuccheri semplici, mentre successivamente prevalgono sostanze a complessità maggiore, per poi trovare ancora zuccheri semplici dopo la chiusura grappolo. Nel corso della stagione i funghi competono quindi maggiormente con i batteri solo dopo la fase di fioritura. I marciumi del grappolo altro non sono che il prodotto della lacerazione litica delle lamelle mediane delle cellule che compongono la polpa, lacerazione che libera sostanze la cui degradazione darà poi sapori e odori sgradevoli. Fra questi agenti patogeni si trova anche Botrytis cinerea. La via ai marciumi acidi (Candida, Kloeckera, batteri, tra i quali acetobacter) viene aperta dalle lesioni prodotte da Drosophila. Vi sono poi i cosiddetti marciumi secondari: Aspergillus, Penicillium, Cladosporium ed Eurotium producono pochi danni strutturali ma producono micotossine, come l’Ocratossina A. Essi sono sempre presenti in modo disuniforme nel vigneto, complicando così anche le campagne di monitoraggio e rilevamento. Sono raramente sintomatici prima dell’invaiatura, perché vi è produzione di inibitori quali le fitoalessine (resveratrolo), le chitinasi o i tannini. Inoltre, la struttura delle pectine è differente (più stabile, per via del Calcio e del Magnesio anziché potassio come dopo l’invaiatura). L’aumento degli zuccheri (diminuzione degli acidi) favorisce l’instaurarsi dei marciumi.

:: Possibili rimedi agronomici sono stati illustrati da Luca Serrati di Syngenta: due ordini di grandezza del problema: la produzione di micotossine e il detrimento qualitativo degli aromi e dei sapori. Gli odori sgradevoli sono quelli di ammuffito, di terra umida (prodotto dalla geosmina), di fungo, di asparago, di tappo. Le nuove acquisizioni sottolineano come risulti limitativo parlare solo di Botrite, essendovene ben tre forme (transposa, vacuma e pseudocinerea) caratterizzate diversamente per comportamento e sensibilità ai differenti principi attivi. Ciprodinil e fludioxonil, contenuti in Switch, mostrano in test di laboratorio dei valori di IC50 dei patogeni estremamente bassi rispetto ad altri fungicidi (= alta efficacia biologica). Anche gli effetti della gasificazione dei prodotti può influire sull’efficacia su Botrite e in questo Switch si mostra il prodotto più attivo in tal senso. Gli effetti metabolici di Switch sui complessi cuticolari concorre infine ad aumentare la resistenza della bacca al patogeno.
Le nuove estensioni d’impiego, ottenute nel settembre 2005, rendono quindi Switch assolutamente unico: non solo ha dimostrato di limitare la riduzione delle popolazioni dei patogeni, ma anche e soprattutto la produzione delle ocratossine. Ciò concorre fortemente a rispettare i nuovi limiti di legge fissati dalla Comunità Europea per queste tossine (2 ppb), consentendo la differenziazione tra uve di qualità e non, fino ad arrivare a consentire o meno la commerciabilità stessa dei vini. Ovviamente appare necessario operare con una strategia integrata che consenta la difesa della sanità del grappolo anche da altri patogeni (oidio) e dai fitofagi (tignola).

Switch (ciprodinil 37,5%+ fludioxonil 25%, formulato in granuli idrodispersibili) è un fungicida parzialmente sistemico, efficace in viticoltura nella lotta alla muffa grigia (Botrytis cinerea) ed ai marciumi secondari del grappolo. Switch è parimenti utilizzato anche sulle colture orticole (fragola, pomodoro, peperone, melanzana, zucchino, cetriolo, cipolla e lattuga) e floricole per il controllo della muffa grigia, mentre in frutticoltura (albicocco, pesco e susino) Switch controlla le moniliosi (Monilia spp.) di rami, fiori e frutti e la maculatura bruna del pero (Stemphylium vesicarum).

:: Posizionamento su uva ta vino e da tavola: effettuare 2 trattamenti alla dose di 0,8 kg/ha. Il primo nella fase di pre-chiusura grappolo ed il secondo tra le fasi di invaiatura e pre-raccolta.

Per informazioni: Syngenta Crop Protection – Milano – www.syngenta.it - servizioutenti.italia@syngenta.com