Se si parla di viticoltura, è impossibile non parlare di trattamenti fitosanitari. Spesso al centro di complesse discussioni non solo agronomiche, l'uso di agrofarmaci per la difesa della vite è una pratica essenziale, ma suscettibile di miglioramenti.
Nel tempo, si è già passati da trattamenti senza controllo al contenimento della deriva con ugelli antideriva, sistemi elettrostatici, pannelli di recupero e basse pressioni. Seppur tali soluzioni garantiscano ottimi risultati, oggi la normativa e il portafoglio dei viticoltori richiedono di ottimizzare ulteriormente l'irrorazione. Qui entrano in gioco le nuove tecnologie.
Da Topcon un kit per l'irrorazione di precisione
Si chiama Sniper l'innovativo kit di Topcon Agricoltura premiato con il Technology Innovation Award durante Enovitis in campo 2024. Come svela il nome stesso, assicura un'applicazione mirata dei prodotti fitosanitari in vigneto.
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"Sniper è stato progettato e sviluppato da Topcon. Anche la produzione è gestita internamente dall'Azienda che, con l'espansione nel settore Agricolture, ha acquisito direttamente imprese leader nel settore dell'agricoltura di precisione - ci racconta Marco Miserocchi, direttore Agricoltura di Topcon Italia. E ciò ci rende ancor più orgogliosi del riconoscimento ricevuto alla 18esima Enovitis".
Carlo Gherardi, fondatore di Palazzo di Varignana e dell'azienda agricola Agrivar - location di Enovitis in campo 2024 - premia Marco Miserocchi, country manager Topcon Italia, durante l'Innovation Challenge 2024
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il kit, applicabile a qualsiasi nuovo atomizzatore impiegato in vigneto o frutteto, offre un controllo dell'irrorazione a rateo variabile in tempo reale in funzione del volume della chioma da trattare.
"Sniper è compatibile con qualsiasi tipo di atomizzatore, ma la sua installazione richiede variazioni importanti all'impianto dell'attrezzatura rendendo l'applicazione in aftermarket molto complessa e invasiva" spiega Miserocchi. "Ecco perché lo forniremo direttamente alle case costruttrici. In questo modo il viticoltore che acquista un nuovo atomizzatore, può richiedere il sistema già installato di fabbrica e accedere ai finanziamenti per la riduzione dell'impatto ambientale".
Un sensore, una centralina software e il gioco è fatto
Sniper si compone di due parti: 2 o 4 sensori a ultrasuoni posti sul lato dell'atomizzatore e una centralina di controllo in posizione più o meno visibile (a seconda del Brand) sull'atomizzatore.
"In stand ad Enovitis in campo esponiamo un atomizzatore pneumatico a basso volume elettrostatico Ventis ES di Nobili con il nostro kit: sono ben visibili i due sensori laterali, mentre la centralina è integrata all'interno della struttura della macchina" ci mostra Miserocchi.
Atomizzatore elettrostatico Ventis ES 1000 di Nobili con kit per l'irrorazione a rateo variabile Sniper di Topcon
(Fonte foto: AgroNotizie)
I sensori a ultrasuoni Topcon dispongono di 20 canali, risultando perfetti per applicazioni complesse come la lettura del volume fogliare. Infatti, a differenza dei sensori a singolo canale, possono coprire un'area maggiore, fornendone una mappa dettagliata.
Una volta ricevuti i dati di volume fogliare in tempo reale, la centralina regola l'irrorazione della macchina rispettando le dosi di una specifica tabella definita dall'utente prima di avviare l'operazione. Nella tabella l'agronomo aziendale può indicare fino a 10 diversi livelli (dosi) in funzione della percentuale di vegetazione presente in campo.
"Il ruolo di Topcon non è definire i volumi da applicare, ma fornire uno strumento che l'agronomo possa utilizzare per regolare il trattamento e verificare il corretto dosaggio come se fosse in campo. Il tutto però da remoto tramite l'app di Topcon" sottolinea Miserocchi.
Dettaglio (senza copertura) del sensore a ultrasuoni multicanale del sistema Sniper di Topcon
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il risparmio? Massimo nelle prime fasi
Applicare una dose variabile in funzione del volume fogliare consente di ottimizzare la distribuzione laddove le viti sono più o meno rigogliose. Non solo dal punto di vista delle dosi, ma anche per quanto riguarda i tempi di rifornimento: distribuendo meno prodotto il numero di riempimenti è ridotto. Inoltre, con Sniper il risparmio di acqua è notevole e - in caso di vuoti lungo i filari o di impianti alle prime fasi di sviluppo con copertura ridotta o assente - il potenziale risparmio è molto elevato.
"Abbiamo testato la soluzione per due anni con la collaborazione di Crea e del Dipartimento di Agraria dell'Università di Firenze" specifica Miserocchi. Le basi per lo sviluppo del sistema, infatti, sono state poste con il progetto Kattivo (Kit per Atomizzatori Trattamenti e Tecnologia Innovativa a dose Variabile Ottimizzata) che - durato dall'inizio del 2019 fino all'aprile 2022 - ha visto il coinvolgimento della stessa Topcon.
"Durante le prove in campo, nelle prime fasi di sviluppo vegetativo, con l'utilizzo di Sniper si è raggiunto un risparmio medio di prodotto del 30% con punte massime del 76%" si può leggere nel report del Progetto Kattivo.
A Enovitis in campo 2024 Sniper era presente, da sinistra, su un Ideal Bioair e su un Caffini Hybrid
(Fonte foto: AgroNotizie)
Sniper: un altro pezzo del puzzle Topcon
La centralina di Sniper è connessa e si interfaccia con un sistema satellitare in grado di registrare, georeferenziare e inviare tutti i dati relativi al trattamento e alla copertura fogliare. Visibili da remoto, tutte le informazioni raccolte permettono di generare report sull'effettiva quantità di prodotto utilizzata e su quale area del vigneto ha richiesto una maggior quantità di fitofarmaco.
"Il sistema è Isobus e quindi compatibile con qualsiasi monitor certificato Aef già presente a bordo del trattore. Ciò consente di connettere la centralina all'antenna satellitare, in modo da generare una mappa di distribuzione georeferenziata, e al modem per il collegamento Internet, così da poter consultare i dati in tempo reale non appena finito il trattamento" precisa Miserocchi.
Solo tramite la reportistica online è possibile stabilire i reali consumi di fitofarmaco perché, con la distribuzione variabile in tempo reale, non è possibile sapere a priori quanto prodotto verrà utilizzato.
Da sinistra, la centralina di controllo di Sniper, un ricevitore satellitare Rtk e un monitor Isobus di Topcon
(Fonte foto: AgroNotizie)
Oggi in vigneto, domani in frutteto
"Oggi presentiamo Sniper nei vigneti, dove un solo sensore per lato è sufficiente per gestire il dosaggio variabile dell'atomizzatore. Nei frutteti, dove le altezze sono maggiori e spesso lo sviluppo vegetativo non è omogeneo anche sulla stessa pianta, Nobili sta già studiando un prototipo con 4 sensori in grado di variare la distribuzione anche verticalmente" conclude Miserocchi.
In futuro, la possibilità di gestire un più alto numero di sensori consentirà di applicare il kit Topcon anche ad atomizzatori scavallanti, in grado di trattare più di un filare alla volta (con il supporto di una coppia di sensori per ogni filare). La centralina, ricevendo i dati di copertura da ogni sensore, ottimizzerà quindi la dose distribuita per ciascuna parete di vigneto irrorata in modo indipendente.