Da oggi, venerdì 25 settembre, sono in programma a Expo una serie di iniziative per l'Ordine dei dottori agronomi e forestali di Firenze, all'interno del Padiglione n° 142 Waa, World association of agronomists, nate con l’obiettivo di sviluppare le pratiche di corretta gestione e valorizzazione delle risorse locali e destinate a coinvolgere il territorio della provincia di Firenze nei prossimi mesi.

Alle 14.30 di oggi sono state illustrate le linee guida per l’esecuzione delle potature in ambiente urbano. Il grandissimo patrimonio arboreo di Firenze è costituito per buona parte da alberi secolari che richiedono controlli e una manutenzione accurata. Potare bene un albero significa anche renderlo più resistente agli stress e alla forza del vento. Inoltre, si è parlato dell'iniziativa fissata per il 21 novembre, in occasione della “Giornata nazionale degli alberi”, la quale si propone ai comuni della Città Metropolitana che lo desiderano di mettere a disposizione gratuitamente, per quel giorno, un dottore agronomo o un dottore forestale iscritto all'albo professionale.
 
Si continua domani, sabato 26 settembre, con la presentazione della giornata di studi, “Il mio campo libero. Esperienze di agricoltura sociale nelle carceri italiane” in programma a Firenze il 27 novembre.
Per l’occasione si parlerà del progetto “Oltre il Giardino, realizzazione di un orto-giardino certificato biologico presso la Casa Circondariale Mario Gozzini (Fi)”, che ha valorizzato alcune porzioni delle aree esterne del carcere. Nell’Orto, infatti, sono state prodotte piante aromatiche biologiche per la mensa dei detenuti e del personale, mentre il Giardino (anch’esso bio) ha ospitato gli incontri detenuti-familiari.
 
Domenica 27, alle 12, è in programma la presentazione della ricerca storica “Maremma come Mediterraneo. Terra di grano, vino e olio” e della AppIn Maremma” con il Po Italia, Francia Marittimo.
A partire dalle 17, si parlerà, invece, dell’importante progetto “Coltivare con l’Arno - Parco agricolo-perifluviale”.
Un processo partecipato che ha come obiettivo quello di realizzare, appunto, un “parco agricolo perifluviale” attraverso un accordo tra istituzioni, agricoltori, cittadini, associazioni, scuole, categorie economiche e sociali nei territori fra Firenze, Scandicci e Lastra a Signa che si affacciano sul suddetto fiume. Il progetto si propone di incentivare e supportare in maniera integrata la multifunzionalità delle aree agricole di pianura e di collina riconoscendo agli abitanti un ruolo attivo.
L’attività agricola nella sua multidimensionalità può essere così messa in grado di risanare il territorio, costruire il paesaggio, rigenerare la forma urbana integrandosi alle altre attività di prossimità, invertendo così il processo di periferizzazione.
 
L’ultimo appuntamento programmato è per lunedì 28 settembre, alle 14.30, con la tavola rotonda dal titolo “Il tartufo come risorsa del territorio italiano: strategie e progetti per la sua tutela e valorizzazione” promossa e finanziata dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello.
L’incontro, moderato da Rosanna Zari (Conaf, Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali), ha lo scopo di mettere a confronto le diverse esperienze regionali, evidenziando le relazioni fra le parti in causa nei diversi contesti territoriali del Belpaese, al fine di condividere e confrontare gli approcci metodologici e i risultati conseguiti nonché dibattere sulle prospettive future.
Aprirà i lavori Andrea Sisti, presidente del Conaf, Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali.
 
Verrà esposto il punto di vista di altri portatori di interesse fra i quali le Associazioni dei tartufai, la Federazione italiana dei tartuficoltori, le Associazioni per la valorizzazione dei territori del tartufo, le Organizzazioni professionali agricole, gli enti di ricerca.
 
Abbiamo scelto alcune iniziative da presentare nel corso della nostra presenza ad Expo per contribuire ad arricchire l’offerta di proposte finalizzate a sviluppare le pratiche di corretta gestione e di valorizzazione delle risorse locali evidenziando anche il ruolo sociale ed etico degli Ordini professionali nella società - spiega Paolo Gandi, presidente Odaf -. Le esperienze che saranno presentate sono anche l’inizio dei nuovi percorsi che caratterizzeranno la nostra attività dopo Expo”.

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