L’equilibrio tra paesaggio antropizzato e quello naturale è ancora possibile?
E' questa la domanda a cui tenterà di risponder il convegno ‘La grande bellezza del paesaggio italiano’, in programma domani 15 settembre a Expo (Padiglione Italia, a partire dalle 10:00).

Nel 2015 il numero di alberi per abitante in Italia è salito a 230, contro i 200 del 2005 e i 140 del 1985. Nel Belpaese, però, la cementificazione del territorio è cresciuta del 166% dal 1950 al 2012, a fronte di aumento della popolazione del 28%: a ogni italiano, quindi, possono essere attribuiti in media ben 350 mq. di superficie costruita e urbanizzata.

Sono alcuni dati elaborati dal Dipartimento scienze bio-agroalimentari del Consiglio nazionale delle ricerche (Disba-Cnr) su dati dell’Inventario nazionale forestale e del carbonio, Wwf e Mipaaf che ben rendono la complessità del tema sul quale lo stesso Disba-Cnr ha organizzato l’incontro.

Gli attuali strumenti normativi portano spesso alla contrapposizione tra la protezione restrittiva e spesso tardiva dell’ambiente naturale e le esigenze delle attività produttive - spiega il paesaggista Alberto Giuntoli che, assieme a Silvia Fineschi dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp-Cnr), ha organizzato l’evento - Questi aspetti sono spesso affrontati in sede politica senza la partecipazione di tutti i soggetti portatori di interessi. Da un lato siamo il Paese dei disastri ambientali, delle edificazioni in aree protette e a rischio ambientale, dalla montagna ai litorali, della mancanza di prevenzione; dall’altro ci troviamo a fare fronte alle cosiddette calamità con alti costi, non solo economici”.

Al talk partecipano tra gli altri il sottosegretario ai Beni culturali e turismo Ilaria Borletti Buitoni, già presidente del Fai, il Commissario generale di Padiglione Italia Diana Bracco, lo storico Roberto Reali e il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi per il Cnr, esperti quali Eckart Lange dell’Università di Sheffield e l’architetto Mario Cucinella.

Il paesaggio italiano costituisce di per sé un'opera d'arte e di cultura, per come si è venuto costruendo e formando nel corso dei secoli - osserva Ilaria Borletti Buitoni - Ma paradossalmente proprio oggi, quando più sembrerebbe ci siano risorse e cultura per apprezzare l'opera sin qui compiuta, crescono i pericoli e le minacce alla sua integrità per la pressione a sfruttare nel brevissimo tempo, in modo insensato e irrecuperabile, la sua stessa consistenza. Non bisogna mai pensare che un risultato o l'integrità di un bene siano acquisiti per sempre. Penso che da Expo possa venire un incoraggiamento e uno stimolo, e anche un esempio di come le sfide difficili possano essere vinte, anche quando occorra convincere gli scettici sulla bontà delle scelte prese".

Durante l'evento verrà consegnato il premio istituito dal Cnr e dedicato alla memoria di Roberto Mancini, il vice-commissario di Polizia scomparso il 30 aprile 2014, riconosciuto dal ministero degli Interni “vittima del dovere” e insignito della medaglia d'argento al merito: il primo a svolgere indagini sui traffici illeciti di rifiuti tossici nella cosiddetta Terra dei fuochi. La vincitrice è risultata Nadia Lombardi dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp-Cnr) di Napoli con una ricerca dal titolo ‘Trichoderma spp. alleviate phytotoxicity in lattuce plants irrigated with arsenic-contaminated water’.