Gli strumenti digitali hanno le potenzialità per migliorare l'efficienza delle aziende agricole e ottimizzare l'utilizzo delle risorse, con ricadute positive per l'ambiente e le tasche degli agricoltori. Già oggi le aziende hanno a disposizione diversi strumenti digitali, come software gestionali, banche dati, piattaforme per l'agricoltura di precisione e molto altro ancora. Ma il settore è in veloce evoluzione, soprattutto se si guarda alle tecnologie emergenti. Nei prossimi anni le parole chiave saranno intelligenza artificiale, big data, digital twin e blockchain.
Per analizzare quali sono oggi le soluzioni disponibili e guardare al futuro, Image Line® ha organizzato un evento a Bologna, lo scorso 30 ottobre, dal titolo "L'evoluzione digitale in agricoltura, innovazione dei servizi ed intelligenza artificiale". Un evento, con una avvolgente scenografia allestita presso Palazzo Re Enzo, in cui si è parlato delle nuove funzionalità di QdC® - Quaderno di Campagna®, il software sviluppato da Image Line® per aiutare gli agricoltori a gestire le proprie aziende. E grazie al contributo di Gianluca Brunori, docente presso l'Università di Pisa, e Marco Montali, professore presso la Libera Università di Bolzano, si è gettato uno sguardo anche su quello che ci riserva il futuro.
I partecipanti all'evento sono stati accolti da una scenografia "immersiva"
(Fonte foto: AgroNotizie®)
Il giro dei dati... e dei soldi
Gli strumenti digitali hanno il potere di razionalizzare la produzione agricola, con l'indubbio beneficio di produrre più cibo sulla stessa superficie. Una caratteristica essenziale se si vogliono vincere le sfide che il settore ha davanti: sfamare una popolazione mondiale in aumento riducendo l'impatto sull'ambiente.
Ma gli strumenti digitali sono sempre più necessari anche per ottemperare a tutte le richieste di tracciabilità che arrivano dalla Pubblica amministrazione. Come raccontato da Ivano Valmori, fondatore di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®, esiste uno stretto legame tra il flusso dei dati e quello dei soldi legati alla Pac. Dal prossimo anno l'agricoltore, infatti, ha l'obbligo di raccogliere tutta una serie di informazioni legate alla propria attività in campagna (undici dataset in tutto). Tali dati devono essere inviati agli organismi pagatori tramite i Caa, i Centri di Assistenza Agricola, i quali fanno da tramite tra l'agricoltore e la Pubblica amministrazione.
I dati vengono poi raccolti da Agea Coordinamento, che coordina, appunto, tutti gli organismi pagatori italiani, e inviati alla Commissione Europea. Questi dati sono la base per effettuare tutte le verifiche di conformità. Se dunque le informazioni fornite sono corrette l'agricoltore riceve i fondi dagli organismi pagatori. Se non lo sono, viene sanzionato.
Il giro dei soldi e dei dati
(Fonte foto: Image Line®)
Con la nuova legislazione i dati richiesti sono però molti e l'agricoltore deve comunicarli con scadenze serrate. Questi aggiornamenti si vanno poi a sommare alle comunicazioni già oggi obbligatorie, come ad esempio quelle legate alla domanda unica. Si tratta di dati che, come ricordato da Valmori, non solo permettono di avere accesso ai fondi Pac, ma rappresentano anche una risorsa per le aziende agricole e l'agroalimentare italiano nel suo complesso.
In un mondo sempre più globalizzato, dove la pressione per mantenere basso il prezzo delle commodity è elevata, poter offrire al consumatore e alla filiera un livello informativo dettagliato e affidabile consente di uscire dal paradigma della commodity per entrare in quello della speciality e dunque, potenzialmente, ottenere un prezzo di vendita superiore.
Valorizzare i dati con QdC® - Quaderno di Campagna®
Proprio per andare in questa direzione Image Line® sta lavorando ad una nuova versione di QdC® - Quaderno di Campagna®, un software, completamente riscritto, che permette all'agricoltore o al tecnico di raccogliere tutti i dati necessari, di controllare la loro correttezza formale, e di inviarli automaticamente ai Caa, che a loro volta inoltrano tutto agli organismi pagatori e poi ad Agea Coordinamento.
Ivano Valmori, fondatore di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
Come sottolineato da Valmori, la forza di Image Line® sta nel fatto di aver costruito un ecosistema digitale a supporto dell'agricoltore. QdC® - Quaderno di Campagna®, per eseguire alcuni controlli, si basa ad esempio sui dati contenuti in Fitogest®, la banca dati degli agrofarmaci che viene aggiornata quotidianamente. In questo modo l'agricoltore è sicuro di non sbagliare. E lo stesso avviene con le altre banche dati e i software sviluppati da Image Line®, come ad esempio Plantgest® o Fertilgest®.
Novità presentata durante l'evento di Bologna è stata un tool digitale che permetterà una gestione snella del magazzino degli agrofarmaci. L'agricoltore, inquadrando con lo smartphone un flacone, potrà avere accesso all'ultima etichetta ministeriale, così come alle Schede di Dati di Sicurezza. Il tutto grazie alla realtà aumentata e ad algoritmi in grado di riconoscere automaticamente il prodotto tra le mani dell'agricoltore.
Altre caratteristiche di QdC® - Quaderno di Campagna® sono il fatto di essere sviluppato interamente in ambiente cloud, di essere adatto alla gestione di dati GIS, come le immagini satellitari fornite dalla costellazione Copernicus. Verrà presto sviluppata anche un'app e si sta lavorando per applicare l'intelligenza artificiale all'analisi e gestione dei dati.
Verrà presto sviluppata anche un'app e si sta lavorando per applicare l'intelligenza artificiale all’analisi e gestione dei dati
(Fonte foto: Image Line®)
Big data e intelligenza artificiale a supporto dell’agricoltore
A salire sul palco bolognese sono stati anche Gianluca Brunori, esperto di agricoltura digitale, nonché Marco Montali, che da vent'anni lavora nel settore dell'intelligenza artificiale.
Brunori ha sottolineato come l'agricoltura sia un settore produttivo estremamente complesso, poiché ricco di variabili. Ne consegue che, misurando e gestendo queste variabili, si produce una mole enorme di dati che, se aggregati, danno vita a quelli che vengono definiti big data. Si tratta di una quantità talmente elevata ed eterogenea di informazioni che solo strumenti innovativi, come l'intelligenza artificiale, sono in grado di gestire.
Dati che, potenzialmente, potrebbero essere utilizzati anche per costruire i digital twin, modelli che descrivono la realtà di campo e possono dunque essere utilizzati per gestire al meglio gli appezzamenti. La chiave per sfruttare al meglio i dati è racchiusa nel concetto di interoperabilità, nella possibilità cioè che sistemi informativi differenti siano in grado di scambiarsi i dati.
Un principio su cui, ad esempio, sta lavorando anche AI4FARM®, una rete d'impresa a cui partecipano, oltre ad Image Line®, anche Agricolus®, Topcon™ e Metos® (Pessl Instruments). E anche l'Unione Europea sta spingendo molto per la condivisione dei dati, come abbiamo visto recentemente con l'approvazione del Data Act e dei Data Space.
Come condividere i dati?
(Fonte foto: Image Line®)
Marco Montali, che con l'intelligenza artificiale lavora ormai da anni, ha raccontato come sotto questo termine si nascondano in verità diverse tecnologie, le cui caratteristiche le rendono adatte a specifici compiti e come in futuro, probabilmente, invece di avere una grande intelligenza artificiale onnisciente (Artificial General Intelligence), ma altamente energivora e poco specializzata, si potranno avere tante intelligenze artificiali, addestrate per compiti specifici e molto meno onerose da operare.
La vera differenza la faranno, ancora una volta, i dati con cui le intelligenze artificiali in agricoltura saranno addestrate. In quest'ottica, i dati che oggi vengono raccolti per finalità di controllo, in futuro potranno essere utilizzati per ottenere qualcosa di più utile all'agricoltore: degli assistenti digitali altamente specializzati.
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