Una simbiosi fra turismo ed enogastronomia d'eccellenza. L'una a trainare l'altra per superare i record già raggiunti, ma migliorabili, pensando soprattutto all'export. Eccola, in sintesi, la strategia che l'Emilia Romagna sta attuando, e non da oggi, per dare slancio all'agroalimentare regionale. Nasce da qui la presenza in grande stile dei valori enogastronomici di questa regione al prossimo Vinitaly, in calendario a Verona dal 22 al 25 marzo. L'iniziativa, presentata alla stampa dall'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, è stata intitolata Via Emilia, filo conduttore delle produzioni che si incontrano attraversando l'Emilia Romagna da Rimini a Piacenza, passando così da Albana e Sangiovese sino al Gutturnio, conoscendo fra gli altri il Lambrusco e il Malvasia. Se il vino è l'ambasciatore nel mondo di questi territori, non meno lo sono le tante produzioni tipiche, ben 41, che possono vantare una denominazione di origine protetta o una indicazione geografica protetta. La vocazione turistica del'Emilia Romagna è infine il collante ideale per far conoscere le sue eccellenze.
I sostegni
“Nel settore enologico, ha ricordato l'assessore Caselli, l'Emilia Romagna interviene da tempo e con investimenti importanti, che dal 2007 ad oggi hanno portato al settore 260 milioni di euro, e altri ne sono in arrivo quest'anno, con 6,7 milioni destinati alla promozione nei paesi extra Ue, cui si aggiungono altri 12 milioni per la riconversione dei vigneti, mentre 3,8 milioni sono destinati agli investimenti aziendali.” Tanta attenzione al settore vitivinicolo, è stato ricordato, viene dalla consapevolezza che il miglioramento della qualità richiede investimenti e i risultati raggiunti ne sono una conferma. L'Emilia Romagna è oggi al quinto posto per le esportazioni di vino, e la crescita nell'export è stata assai forte negli ultimi anni, con un incremento del 74% fra il 2009 e il 2013. Una crescita che non eguali in altre regioni, testimonianza del potenziale di sviluppo che l'Emilia Romagna può esprimere.
Spinta all'export
La presenza a Vinitaly è uno degli strumenti messi in atto per favorire questo sviluppo. Presentare in questa vetrina le eccellenze enologiche della regione è però solo una delle opportunità messe in campo per aiutare grandi e piccoli produttori nell'aprirsi ai mercati internazionali. In questo percorso di “internazionalizzazione” interviene anche un altro progetto, battezzato “Deliziando” e che vede Regione e Unioncamere alleati. Con Deliziando, avviato al suo terzo triennio di attività, sono state coinvolte centinaia di aziende e promossi migliaia di incontri fra operatori italiani e stranieri provenienti da 30 diversi Paesi. In questo modo si è data anche ai piccoli produttori l'opportunità per affacciarsi sui mercati internazionali.
Vino, cibo e smartphone
E ora si replica proprio in occasione del Vinitaly, all'interno del grande padiglione (4000 metri quadrati che ospiterà 400 vini, presentati da 200 produttori) che catturerà l'attenzione dei visitatori sia per la sua posizione strategica (all'ingresso della manifestazione) sia per le proposte che vi si incontreranno. Qui il 23 marzo sin dal mattino sono in programma trecento incontri fra produttori emiliano romagnoli e buyers stranieri di 17 diverse nazioni, tredici dei quali provenienti dall'area asiatica, a testimonianza dell'interesse crescente per le produzioni italiane. Le iniziative di Deliziando si completeranno nel Vinitaly con un ideale percorso lungo la Via Emilia, rappresentato in sette grandi banchi di assaggio dei vini che si incontrano fra Rimini e Piacenza. Ad aiutare i visitatori nella scelta ci saranno 15 sommelier e si prevede la disponibilità di almeno 15mila calici. Ma non ci si ferma al vino. Sarà presente anche un ristorante al servizio delle aziende presenti che potranno così esprimere i migliori abbinamenti fra cibo e vini. Tutti ovviamente legati al filo conduttore della Via Emilia. Ci sarà spazio anche per le nuove tecnologie, con una applicazione per smartphone predisposta dall'Enoteca Regionale. Consentirà di essere aiutati nella “navigazione” fra i banchi di assaggio e le proposte delle cantine. Cin, cin.
11 marzo 2015 Economia e politica