Cambia il carrello della spesa alimentare. Nel 2009 sono diminuiti i consumi a tavola di pane, carne (in particolare bovina), vino e olio d’oliva, cresciuti, invece, quelli di pasta, frutta, verdure e latte.

Gli acquisti domestici, comunque, non cedono e, nonostante la crisi economica faccia sentire ancora i suoi effetti, registrano, in quantità, una lieve ripresa (+0,4% rispetto al 2008), mentre vedono una diminuzione in valore (circa -1%), favorita anche dal rallentamento dell’inflazione. Le famiglie italiane, tuttavia, sono molto attente alle “promozioni” e comprano sempre di più nei “discount”. Sono questi alcuni dei dati contenuti in un’indagine che la Cia (Confederazione italiana agricoltori) ha condotto a livello nazionale, anche sulla base delle rilevazioni dell’Ismea, che sarà presentata nelle prossime settimane in occasione della V° Assemblea elettiva che si terrà a Roma in febbraio.

Il consumatore, come si rileva anche nell’ultima indagine dell’Ismea sulle tendenze agroalimentari, appare ancora cauto e, sebbene non riduca i volumi acquistati, tuttavia fa più ricorso alle promozioni e agli acquisti effettuati presso i canali più convenienti, come i discount, che nello scorso hanno messo a segno una crescita del 9,3%. Anche davanti a prezzi che non hanno subito rincari, sussiste un clima d’attesa e non s’intravede un riorientamento della composizione di spesa verso un carrello complessivo di maggior valore, anzi il fenomeno a cui si assiste da tempo è quello di un “impoverimento” della spesa.