"Nel mese di novembre 2009 l'indice Ismea dei prezzi dei mezzi correnti di produzione agricoli, calcolato in base 2000=100, si è attestato a 126,6 facendo segnare una rialzo dello 0,6% rispetto a ottobre. Il confronto con novembre 2008 evidenzia, invece, una contrazione con l'indice in calo del 4,6%".

Lo rende noto l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea).

Dall'analisi delle diverse voci di spesa - spiega l'Ismea - "emergono delle variazioni positive, rispetto al mese di ottobre, per i prezzi dei mangimi che guadagnano il 3,1%, degli animali da allevamento (+0,9%) e dei prodotti energetici (+0,8%), trascinati questi ultimi dalle quotazioni dei carburanti (+1,3%). Sempre nel raffronto con ottobre 2009, si registra - prosegue l'Ismea - un lieve calo per i prezzi dei concimi che cedono lo 0,4% e delle sementi (-0,2%), mentre risultano stabili le categorie degli antiparassitari, delle spese varie e dei salari. Per quanto riguarda le variazioni su base annua, si registrano - secondo l'Ismea - aumenti per gli animali d'allevamento, che rispetto a novembre del 2008 hanno fatto segnare un piu' 14%. Positive, sebbene più contenute, anche le variazioni dei prezzi degli antiparassitari (+2,2%), delle spese varie (+1,7%), dei salari (+1%) e delle sementi (+0,7%)".

Tra le altre voci di costo, l'Ismea rileva "riduzioni su base annua del 22,7% per i concimi, dell' 8,5% per i prodotti energetici, del 2,8% per i mangimi, e del 2,5% per il materiale vario. Nello specifico, tra le voci che compongono la categoria dei prodotti energetici, si registra - conclude l'Ismea - una sensibile riduzione dei prezzi dell'energia elettrica (-17,1%) e un calo del 6,3% delle quotazioni dei carburanti".

Confagricoltura commenta il rallentamento degli aumenti: il dato "va visto in chiave positiva" e l'organizzazione "si augura che prosegua anche nei prossimi mesi". Confagricoltura fa presente che "i prezzi agricoli, comunque, nell'anno (novembre 2009 su novembre 2008), sono diminuiti più dei costi di produzione (-5,2% in base ai dati Ismea). Nell'analisi di lungo periodo (prendendo a base l'anno 2000) i prezzi agricoli - conclude la Confagricoltura - sono aumentati del 7,1%, mentre i costi sono cresciuti di ben il 26,6%. Il che dimostra come la forbice non si sia contratta".