Oltre alla frutta fresca, si segnalano andamenti positivi (più 2,2%) per la carne suina e i salumi (settore che, comunque, ha subito un lieve calo nelle vendite in queste ultime due settimane a causa degli effetti dell’influenza messicana), per il latte e i suoi derivati (più 0,9%). Crescita trainata soprattutto dai formaggi e dal burro; lieve calo, invece, per gli yogurt. Segni quasi tutti positivi tra i prodotti ittici sia freschi, sia surgelati.
Per quanto riguarda i consumi degli altri prodotti agroalimentari, carne bovina (+0,3%), ortaggi (più 0,7%) e olio di oliva (meno 0,5%) si sono mantenuti, sostanzialmente sui livelli del primo trimestre dell’anno scorso. Qualche difficoltà si è manifestata per i comparti dei derivati dei cereali (meno 1,1%), della carne avicola (meno 2,1%) e dei vini e spumanti (meno 3%). Tra i derivati dei cereali, male in particolare il riso, i primi piatti surgelati e il pane. In lieve aumento, invece la domanda di pasta di semola e dei sostituti del pane. Stabili i biscotti. Tra i vini e spumanti, la flessione maggiore si ha per il vino da tavola. In crescita, al contrario, la domanda di vini a denominazione.
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