'Comprendiamo le ragioni del pessimismo degli operatori. Occorre rifondare l’agricoltura italiana insieme a tutti gli operatori del settore. Vogliamo che si sappia che per noi le imprese agricole sono il centro di questo straordinario mondo produttivo'.
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta i dati dell’Indagine sul 'Clima di fiducia nelle imprese del sistema agroalimentare' che l’Ismea ha presentato a Bologna nell’ambito della manifestazione So Fresh!!.
'I dati generali dell’indagine indicano che la congiuntura negativa pesa parzialmente anche sul sentiment delle imprese agroalimentari e dei suoi operatori', continua il ministro, 'che nell’ultimo trimestre guardano con minor fiducia alle prospettive di crescita della propria azienda. Il dato risulta comunque meno negativo di quello delineato dall’Isae, sul complesso delle imprese manifatturiere, che invece si attesta ai minimi storici'.
'Il made in Italy dell’agroalimentare', prosegue Zaia, 'resta la grande potenza del mondo produttivo italiano e sta affrontando questa congiuntura meglio degli altri comparti. Le ragioni della crisi economica vanno, infatti, cercate', ha concluso il ministro, 'nella distanza sempre maggiore che si è creata tra l’economia reale e la sua proiezione finanziaria, distanza che nel mondo produttivo agricolo si riduce notevolmente. Dai dati diffusi oggi da Ismea sulle aspettative delle imprese del comparto di trasformazione dell’agroalimentare, emerge l’attesa di un calo dei prezzi al consumo. Finalmente i cittadini e consumatori beneficeranno di un calo che fin ora non era riuscito ad attraversare tutta la filiera'.
'Il prezzo più basso dei prodotti alimentari di largo consumo, come la pasta e il pane, saranno certamente', prosegue Zaia, 'un aiuto concreto per le famiglie in questo momento di crisi'.